Tra le novità presentate in questo ricchissimo Google I/O c'è anche spazio per Google Home. Due gli annunci di rilievo: l'apertura a tutti gli sviluppatori per Google Home, e l'implementazione dei dispositivi Google TV come hub per la smart home (a proposito, sapete come impostare le previsioni del tempo con Google Home?).
La notizia più importante è senz'altro l'apertura di Google Home a tutti gli sviluppatori, che potranno così permettere alle loro app di accedere a oltre 600 milioni di dispositivi collegati alla piattaforma e alle sue automazioni, sia su Android che iOS.
Merito delle nuove API Home, che possono accedere a qualsiasi dispositivo Matter o comunque Google Home come Nest Learning Thermostat, che ricordiamo non supporta ancora Matter.
Questa soluzione consentirà alle app non solo di controllare e gestire i dispositivi, ma anche di sfruttare le automazioni della piattaforma, come il movimento, il cambio di modalità di un apparecchio o la modalità A casa e Fuori di Google, che utilizza vari segnali per determinare se gli abitanti sono in casa.
Le API Home sono già disponibili per i partner di accesso anticipato di Google, ma la GrandeG ha aperto proprio ieri una lista d'attesa per qualsiasi sviluppatore.
Stando a quanto dichiarato a The Verge da Anish Kattukaran, responsabile del prodotto di Google Home e Nest, "le prime app che utilizzano le API Home potranno essere pubblicate nel Play Store e nell'App Store in autunno".
Ma l'accesso non è limitato solo agli sviluppatori di app per la smart home. Matt Van Der Staay, direttore tecnico di Google Home, ha affermato che le API Home potrebbero essere utilizzate per collegare dispositivi domestici intelligenti alle app di fitness o di altro tipo.
Per esempio, si può creare un'app che consenta di gestire ogni aspetto della smart home, o che si integri semplicemente con un dispositivo collegato, come accendere automaticamente la luce d'ingresso quando arriva la consegna di un pacco.
Nel complesso, gli sviluppatori potranno usare le API per accedere e controllare qualsiasi dispositivo che funziona con il nuovo standard per la casa intelligente Matter e persino consentire agli utenti di configurare i dispositivi Matter direttamente nella loro app
Google ha dichiarato che i primi partner che utilizzano le API Home includono ADT e Eve. Eve, ad esempio, sta usando lo strumento per "costruire automazioni utili come abbassare le tende quando la temperatura scende di notte".
Inoltre, i dispositivi Google Pixel utilizzeranno le API per abbassare la luminosità dello schermo automaticamente, oltre ad "abbassare automaticamente le luci della camera da letto [...] e bloccare la porta d'ingresso".
Anche Yale sta usando l'API per consentire ai suoi utenti di accendere le luci quando gli utenti sbloccano la porta d'ingresso attraverso la sua app Yale Access.
Ma qualsiasi app che utilizza le API Home avrà bisogno di un hub Google per controllare i dispositivi Matter localmente.
Ecco quindi che la GrandeG ha annunciato l'espansione della sua infrastruttura Matter, trasformando i dispositivi Google TV in hub Google Home e controller Matter.
Nel corso dell'anno, i Chromecast con Google TV, alcuni TV con Google TV con Android 14 o superiore e alcuni televisori LG saranno aggiornati per diventare hub Google Home (non si sa ancora se supporteranno Thread).
Non solo, ma Google aggiornerà tutti i suoi hub domestici esistenti, come Nest Hub (seconda generazione), Nest Hub Max e Google Wifi, con una nuova funzione chiamata Home runtime.
Stando a Kattukaran, questa novità consentirà agli hub di "instradare direttamente i comandi da qualsiasi app creata con le API Home (come l'app Google Home) al dispositivo Matter di un cliente localmente".
Questo significa che si dovranno vedere "miglioramenti significativi della latenza utilizzando il controllo locale tramite un hub per Google Home".