ICQ smetterà di funzionare a partire dal 26 giugno. Così la russa VK fondata da Pavel Durov - proprietario anche di Telegram - ha dato l'annuncio della chiusura definitiva del social nato 27 anni fa, che tanti ricordano per essere stato tra i più popolari strumenti di messaggistica istantanea a cavallo del 2000 (e per il suo inconfondibile uh-oh).
VK ricorda che in alternativa "puoi chattare con gli amici in VK Messenger, e con i colleghi su VK Workspace", messaggio tuttavia rivolto prevalentemente agli utenti russi che hanno la possibilità di accedere alla piattaforma di Durov. Scompare così un piccolo pezzo di storia di internet, che con MSN Messenger è stato antesignano delle chat che oggi utilizziamo quotidianamente da desktop e mobile.
A differenza di altri social concorrenti, ICQ si caratterizzava per l'assegnazione a ciascuno degli utenti di un numero univoco (User Identification Number, UIN), tramite la connessione peer-to-peer era poi possibile inviare SMS, messaggi a chi era offline, cartoline e file, oltre che condividere cartelle e giocare online. Da citare anche ICQ2Go!, client online funzionante tramite browser web disponibile sia in Java che in Flash.
Curiosità: il nome deriva dal gioco di parole I seek you, ovvero "ti cerco".
LA STORIA DI ICQ IN BREVE
- 1996: la società israeliana di software Mirabilis crea ICQ
- 1998: il software viene acquisito da AOL per poco più di 400 milioni di dollari
- 2004: raggiunge l'apice con 300 milioni di download, ma il rilascio di una nuova versione con meno funzionalità della precedente fa sì che la crescita di interrompa
- 2010: AOL vende ICQ a Mail.Ru (proprietaria di VK) per poco meno di 200 milioni di dollari. Nello stesso anno arriva anche l'app per il giovane sistema operativo Android, l'anno prima era invece sbarcata su Windows Mobile.