IT Wallet: carta di identità e patente sempre sullo smartphone da gennaio 2025, il governo spinge sull'acceleratore

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Il lancio di IT Wallet, il primo portafoglio digitale con valore legale per l'Italia, è sempre più vicino. Il progetto si inserisce nel quadro dello European digital identity wallet (EUDI), e stando a quanto dichiarato oggi dal Senatore Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica, debutterà nel nostro paese da gennaio 2025. Vediamo nel dettaglio cosa è stato detto in queste ultime ore a riguardo di questo ambizioso progetto di digitalizzazione dei nostri portafogli.

Lo stato di avanzamento del progetto

Il progetto, stando a quanto riportato dal Senatore in un'intervista con Il Sole 24 ORE, è in una fase di sviluppo avanzata. Entro luglio 2024 è prevista la prima attivazione delle versioni digitali di documenti fondamentali come la tessera sanitaria, la patente e la carta europea della disabilità. A partire da settembre 2024, inizierà una fase di test che renderà l'IT Wallet progressivamente disponibile a un numero sempre maggiore di utenti.

Parallelamente allo sviluppo tecnologico, proseguirà la stesura dei decreti attuativi necessari per definire le regole dell'intero ecosistema del portafoglio digitale, inclusa la funzione della firma digitale.

Il lancio ufficiale dell'IT Wallet è previsto, come già accennato, per gennaio 2025. In questa data, i cittadini italiani potranno scaricare l'ultima versione dell'App Io e attivare il wallet utilizzando CIE o SPID. Tra questi due metodi, la Carta di identità elettronica starebbe andando per la maggiore: da inizio anno sono stati registrati oltre 23 milioni di accessi a tutti i servizi online della PA proprio tramite CIE. Ne abbiamo parlato nel dettaglio qui.

Identità digitale e rapporto con la Pubblica Amministrazione

Con IT Wallet insomma, il Governo mira a centralizzare l'identità digitale, integrandola in un unico strumento integrato nello smartphone di tutti. Quali saranno le conseguenze? Si parla di una notevole semplificazione per gli utenti, visto che si potranno gestire identità digitali e credenziali con un unico dispositivo, riducendo la necessità di intermediari e aumentando sicurezza e trasparenza. Per i fornitori di servizi poi, sia pubblici che privati, IT Wallet faciliterà l'accesso e la verifica delle credenziali, ottimizzando i processi di erogazione e migliorando l'efficienza operativa.

Questo cambierà anche il rapporto del cittadino con la Pubblica Amministrazione. Come? Rendendo i processi più rapidi, sicuri e accessibili. I cittadini, stando a quanto affermato dal responsabile del Governo, avranno un maggiore controllo sulla propria identità digitale e sui dati trasmessi, potendo mostrare le proprie credenziali in modo semplice e sicuro sia di persona che online. Si parla chiaramente di riduzione della burocrazia e velocizzazione dei tempi di risposta. Un'utopia? Forse no.

E la sicurezza?

La sicurezza, a detta del Senatore, è una priorità del progetto. Per attivare il portafoglio e specifiche funzionalità servirà la CIE, in conformità con il regolamento europeo eIDAS2. Per quanto riguarda la condivisione dei dati personali con terzi, il Wallet digitale italiano permetterà agli utenti di selezionare quali informazioni condividere, minimizzando i dati esposti e garantendo massima trasparenza e controllo.

L'Italia spinge sull'acceleratore

Non si parla solo di IT Wallet. In ballo c'è anche l'EUDI, European Digital Identity, ovvero una sorta di portafoglio digitale con validità europea.

Per l'entrata a regime di quest'ultimo si parla del 2026, e l'Italia di conseguenza riuscirebbe ad anticipare l'Unione Europea di almeno un anno. In questo modo, ha dichiarato il Senatore Buti, l'Italia si proporrà come leader nell'adozione di tecnologie digitali, dimostrandosi già pronta con la sua infrastruttura digitale al lancio dell'EUDI.

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