La ricarica wireless è Qi2 solo se magnetica, altrimenti è Qi di prima gen

5 hours ago 27

Operazione chiarezza da parte del Wireless Power Consortium, l'ente che fa gli standard di ricarica wireless ed è proprietario della tecnologia Qi. Su input del collega Chris Thomas di androidpolice.com, il profilo ufficiale Qi Power ha risposto su X a una domanda del giornalista, sciogliendo gli ultimi dubbi residui sullo standard di nuova generazione, quel Qi2 che da un mese è uno standard universale.

"Gli smartphone venduti come aderenti allo standard Qi2 devono avere dei magneti integrati, giusto?" ha chiesto il collega rispondendo a un post di Qi Power. Se la presenza dei magneti, conclude, è conditio sine qua non per essere effettivamente aderente al nuovo standard, allora se un modello non ha i magneti nel migliore dei casi può possedere una certificazione Qi "base".

La spiegazione ufficiale è eloquente:

Uno smartphone con il logo Qi2 usa la specifica Qi 2.0 e il Magnetic Power Profile o MPP. Quindi sì: se c'è scritto Qi2 devono esserci dei magneti.

Non si scappa: la certificazione Qi2 implica dei magneti, alla MagSafe di Apple per intenderci. Se non ci sono magneti, allora non è Qi2 ma al più "Qi1". Lo standard wireless di prima generazione a sua volta possiede due profili, uno "basic" e l'altro "extended". Ecco ancora le indicazioni ufficiali che chiudono il post:

Esistono due profili diversi all'interno dell'etichetta Qi:

  1. dispositivi Basic Power Profile o BPP che possono caricarsi a 5 watt
  2. dispositivi Extended Power Profile o EPP che possono caricarsi a 15 watt.

Nessuno dei due prevede dei magneti.

Finalmente il consorzio ha chiarito i contorni dei due standard con indicazioni chiare. Lo è meno invece il frazionamento in due profili del primo standard Qi, non tanto a livello teorico quanto sulla riconoscibilità: non sarebbe stato male se la sigla Qi fosse stata differenziata a seconda del profilo/potenza, così da non mandare in confusione gli utenti. Qi di prima generazione può essere sia a 5 che a 15 watt massimi, e sarebbe stato più efficace se anche la sigla avesse riflettuto le differenze in termini di potenza. Ma tant'è.

QI2, TUTTO COMFORT ED EFFICIENZA

Qi2 - o MPP, cioè Magnetic Power Profile - attualmente veicola 15 watt al massimo. Ci auguriamo che se la potenza massima dovesse crescere in futuro, anche la sigla possa consentire di individuare subito la potenza massima, e che un eventuale nuovo "profilo" a maggior potenza non continui a essere identificato genericamente come "Qi2". La "rivoluzione" targata Qi2 non è tanto la potenza - rimasta, appunto, inalterata - quanto piuttosto l'aumento del comfort e dell'efficienza energetica.

L'allineamento magnetico tra lo smartphone e il dispositivo di ricarica che viene garantito dai magneti presenti nei due dispositivi, consente infatti di eliminare i discomfort tipici della ricarica wireless, vedi i mancati avvii del processo con smartphone che rimangono scarichi, vedi i surriscaldamenti per allineamenti imperfetti tra le bobine che, nel tempo, accelerano l'invecchiamento delle batterie (soffrono il calore, e - non certo di questi tempi, ma d'estate - il surriscaldamento può essere un problema non di poco conto).

Insomma, l'allineamento automatico tramite magneti è comodo e minimizza le possibilità d'errore anche e soprattutto per chi ignora il funzionamento della ricarica wireless, rendendola più efficiente e sicura per tutti. Apple, con MagSafe, ne ha intuito i benefici da tempo, adesso vedremo se il Qi2 sdoganerà la ricarica wireless magnetica anche in ambiente Android.

Non si vede benissimo, ma in copertina c'è un iPhone "Pro" recente. Non è un caso: il MagSafe di Apple è un Qi2!


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