Su Xiaomi si potranno avere tante opinioni, ma una cosa è certa: l'azienda porta a compimento quello che si prefigge (it delivers, si direbbe in inglese). (Leggi anche: cos'è la guida autonoma).
È il caso della sua prima auto elettrica, una grande berlina da quasi 5 metri chiamata SU7 (SU sta per Speed Ultra) e che l'amministratore delegato di Xiaomi Lei Jun descrive come "un'auto da sogno, paragonabile a Porsche e Tesla". Non solo, ma per l'azienda rappresenta il primo passo per diventare, nel giro di 15 o 20 anni, nientemeno uno dei cinque maggiori produttori di auto al mondo.
Parole grosse, ma com'è questo primo passo? A guardare la nuova "Xiami Car" si definirebbe solido. Lasciamo perdere le stravaganze futuribili della fantomatica Apple Car, qui abbiamo una vettura filante che grazie alla matita di Chris Bangor richiama le varie Tesla S o Nio ET7 ma non troppo.
Lunga 4997 mm, larga 1963 mm, alta 1440 mm e con un passo di 3000 mm, la SU7 è pensata in primo luogo per la sicurezza e il comfort.
Xiaomi ha svelato il sistema di "sicurezza passiva", che si basa su un telaio innovativo in grado di resistere a più di 40 test di collisione.
A questo si aggiunge la sicurezza attiva fornita dal cuore dell'auto, ovvero l'intelligenza del sistema operativo Xiaomi Pengpai. L'azienda ha sviluppato una tecnologia 4D per migliorare l'identificazione e il riconoscimento di eventuali situazioni di pericolo, specialmente per pedoni e veicoli a due ruote, oltre che gli ostacoli in condizioni difficili come la caduta della neve, riportando un tasso di un errore ogni 300.000 chilometri.
Anche l'assetto è completamente affidato all'elettronica, un algoritmo full-stack auto-sviluppato, che gestisce sospensioni e aerodinamica autoadattativa, oltre all'impianto frenante. Per quanto riguarda lo sterzo, si parla di un raggio di sterzata di appena 5,7 metri.
Per quanto riguarda la guida autonoma, Xiaomi ha affermato che è "in prima linea nel settore", e stando alle immagini si affiderà al LiDAR per il riconoscimento degli ostacoli.
Passando all'abitacolo, l'auto presenta un tetto in vetro di ben 5,32 m2, mentre la cabina è dotata di sistemi di insonorizzazione avanzati. All'interno troviamo un cruscotto digitale e uno schermo centrale, che curiosamente nel video di presentazione include anche tasti fisici, mancanti nelle immagini ufficiali, quindi non sappiamo se sia un optional o una versione precedente.
A corredo ci sono poi le luci ambientali, un volante tutto sommato classico, sistema audio Dolby e tre colorazioni disponibili: Grigio chiaro, Rosso e Nero.
Notevole lo spazio per gli occupanti, con 1012 mm in altezza per i sedili anteriori e 105 mm per le ginocchia nei sedili posteriori, mentre il bagagliaio posteriore è di 517 litri (105 quello sotto al cofano).
Ma passiamo al motore. Xiaomi SU7 è realizzata su un'architettura a 800 Volt e sarà disponibile in due varianti, una a trazione posteriore con motore da 299 CV e una con due motori a trazione integrale da 673 CV. Quest'ultima monta una batteria da 101 kWh di CATL che consente un'autonomia di 800 km (ciclo CLTC), mentre la variante a trazione posteriore si ferma a 668 km.
Xiaomi afferma che in 5 minuti di ricarica si possono ottenere 220 km di autonomia e ben 550 km con una sosta di 15 minuti, ed è poco influenzata dalle basse temperature.
Impressionanti le prestazioni. La variante a motore posteriore accelera da 0 a 100 km/h in 5,28 s (210 km/h di velocità massima), mentre quella a trazione integrale in appena 2,78 s, con una velocità massima di 265 km/h (e c'è anche una modalità Boost per accelerare al massimo).
La SU7, che dovrebbe arrivare sul mercato cinese nei prossimi mesi (non sono stati svelati i prezzi, ma Lei ha detto che saranno un po' più alti della concorrenza) sarà disponibile negli stessi colori dei telefoni Xiaomi 14, e quello che impressiona sono i numeri di produzione.
Xiaomi afferma di poterne produrre subito 200.000 l'anno in uno stabilimento a Pechino di proprietà di BAIC, e per dare un'idea delle dimensioni del progetto ha investito 10 miliardi di dollari nello sviluppo.
Il mercato cinese, attualmente tiepido sulle vetture elettriche a causa del calo della domanda, non ha reagito con entusiasmo all'annuncio, con le azioni di Xiaomi che non hanno guadagnato granché.
La minaccia maggiore in Cina viene da BYD e ovviamente Tesla, mentre nessuna parola sul mercato globale, ma non dubitiamo che nei prossimi anni Xiaomi avrà in mente delle sorprese anche per noi.