Avete presente l'odio che l'italiano media riserba ai monopattini elettrici? Ne abbiamo avuto un assaggio qualche settimana fa su Facebook (qui), in un post in cui si parlava dell'arrivo dell'assicurazione sui monopattini e bici elettriche. Ecco, le friggitrici ad aria subiscono spesso lo stesso tipo di trattamento. Ma d'altronde noi italiani siamo così: quando arriva una novità, un qualcosa che possa migliorare la nostra o (sia mai) la vita di qualcun'altro, non solo non la accettiamo, ma iniziamo a denigrarla come se fosse la peggior calamità mai capitata sul suolo italico. Poi nel corso degli anni quest'odio lentamente si assopisce, arrivando infine ad accettare la novità come parte integrante della nostra vita. Anzi, a quel punto guai a chi ce la tocca!
Dove c'è una foto, un video, un articolo, una recensione, un commento o qualcosa del genere riguardanti una friggitrice ad aria, state sicuri che arriverà l'impavido di turno che sotto lo scroscio di applausi delle persone che descrivevo poco fa commenterà il tutto con un sontuoso "è solo un fornetto ventilato, è inutile!". O ancora: "abbiamo già il forno, che ce ne facciamo della friggitrice ad aria?". D'altronde ci sono già scooter e biciclette, che bisogno abbiamo dei monopattini elettrici? Ecco: le friggitrici ad aria stanno alle cucine come i monopattini elettrici stanno alle strade e alle piste ciclabili.
Il tenore medio dei commenti sui contenuti dedicati a questo tipo di elettrodomestici è quello che vedete nell'immagine. Quello che si chiede perché vengono chiamate friggitrici quando in realtà sono dei fornetti apre in realtà una parentesi piuttosto interessante da approfondire.
Marketing, baby!
Rispondete a questa semplice domanda: ha più appeal "Friggitrice ad aria" o "Piccolo fornetto ventilato"? Banale rispondere, vero? Eppure è questa la motivazione sul perché si chiama Friggitrice ad Aria. Marketing, comunicazione pubblicitaria, naming dei prodotti: chiamatelo come volete, ma quello è. L'ulteriore conferma di questa cosa mi è arrivata da un interessante articolo di Carlo Gibertini su Rolling Stone in cui si parla della Frittolosa. Non sapete cos'è? Una delle primissime friggitrici ad aria, se non forse la prima a cercare di sfondare sul mercato, fu la Frittolosa di Termozeta, fabbricata nella provincia di Varese in Italia nel 2000. Sì, 23 anni fa un marchio italiano provava a commercializzare la prima friggitrice ad aria.
Ed ebbe successo solo in parte. Perché? Per via del nome, del prezzo (non certo ridotto per l'epoca) e del fatto che qualche anno dopo una pubblicità di surgelati suggerì la possibilità di cuocere patatine prefritte e altre pietanze surgelate nel forno ventilato di casa. Comunque leggetevi la storia completa che vi ho linkato, è interessante.
Con un nome più furbo, che lascia sottintendere la possibilità di friggere senza olio, e prezzi ben più aggressivi di quelli dell'epoca, le moderne friggitrici ad aria, che funzionano allo stesso modo (se non addirittura peggio) della vecchia Frittolosa, hanno finalmente fatto breccia nel cuore dei consumatori. E questo non solo in Italia, ma ciò non toglie che ci sia una nutrita vecchia guardia che proprio non ne vuole sapere di prenderle in considerazione.
È solo un fornetto ventilato!
Sì, la friggitrice ad aria è "solo" un fornetto ventilato. Bello che venga sottolineato come se fosse un punto a sfavore del prodotto, quando invece è il suo punto di forza.
Passo indietro: come funziona un forno ventilato? Con una resistenza (anzi, un resistore per essere precisi) che, alimentata dalla corrente di casa, si riscalda producendo il calore necessario alla cottura della pietanza. C'è ovviamente anche un ventola che si occupa di diffondere uniformemente questo calore, creando un flusso quanto più omogeneo possibile e permettendo appunto cotture più uniformi dei forni statici vecchio stampo. Le friggitrici ad aria funzionano esattamente nello stesso modo, anche se in molti casi riescono a essere più efficienti dei forni elettrici convenzionali. Levando il cestello da una friggitrice ad aria e sbirciando nell'incavo che solitamente la ospita si notano verso l'alto il classico resistore a spirale e, subito sopra, la ventola che si occupa della diffusione omogenea del calore.
Ci sono poi variazioni sul tema, con modelli a doppia resistenza, con ventole a velocità variabile, cestello rotante, e così via, ma fondamentalmente la stragrande maggioranza delle friggitrici ad aria funziona esattamente così, come un forno ventilato.
Perché quindi sono più efficienti? Perché sono più piccole, ovviamente. Tutti (o quasi) hanno un forno ventilato in casa, ovvio, ma quanti lo accendono su base giornaliera per cucinare la cena? La risposta è: pochi. I forni moderni, per quanto possano appartenere a classi energetiche elevate, consumano molto, e richiedono anche un discreto lasso di tempo per arrivare alla temperatura richiesta per la cottura della pietanza, senza contare il tempo di cottura stesso. Anche le friggitrici ad aria consumano molto, ma ci mettono solo una manciata di minuti (su molti modelli bastano 2/3 minuti) ad arrivare a temperatura, anche perché devono scaldare un cestello che, solitamente, ha un volume compreso fra i 3 e i 6 litri. Un forno convenzionale di solito si aggira intorno ai 70 litri, un microonde sui 20 litri, giusto per avere qualche altra pietra di paragone. Anche senza avere nozioni di fisica, termodinamica e simili, è ovvio che l'energia richiesta a scaldare un volume di 70 litri sia decisamente maggiore di quella richiesta per scaldare un volume di 6 litri.
Certo, entrano in gioco resistori più potenti, ventole più performanti e tanti altri fattori, ma a conti fatti una friggitrice ad aria sarà sempre più veloce del forno. A riguardo del calcolo dei consumi trovate decine di articoli online: conviene la friggitrice ad aria, proprio per via dei tempi di cottura ridotti.
Si abbattono insomma i tempi di cottura, andando di fatto a consumare meno. L'altra considerazione altrettanto ovvia è che in friggitrice ad aria non ci cuocete la teglia di lasagne per la tavolata di Natale da 16 persone, né tanto meno un porcetto sardo intero. La friggitrice ad aria si usa per contesti familiari, per cucinare rapidamente la cena per la famiglia dopo una noiosa giornata di lavoro, per preparare un dolcetto, per cuocere un po' di patatine pre-fritte o simili. E in questo contesto, che vi piaccia o meno, la friggitrice ad aria è imbattibile.
Nell'arco di 10/15 minuti si cuoce una torta salata fatta in tortiere da 22 cm di diametro. Il forno ci mette 10/15 minuti ad arrivare alla temperatura necessaria a cuocerla.
Sì, ma dov'è la mia frittura?
Bene, siamo arrivati alla conclusione che si chiama friggitrice ad aria per semplici motivi di marketing, e che il fatto che sia un forno ventilato molto piccolo non sia uno svantaggio ma tutt'altro. Ma in tutto questo, dov'è la mia frittura? Ok il marketing, ok l'appeal del nome, ma se lo compro e poi non riesco a friggere nulla mi sento quasi truffato. C'è però da dire che il nome suggerisce dove si vuole andare a parare: sarà paragonabile la frittura con aria a quella con l'olio? Ma assolutamente no, è ovvio. Quello che si può ottenere è un effetto simile e sicuramente meno calorico, effetto che ovviamente potreste ottenere anche con il vostro forno ventilato di casa (ma non sempre, e non per forza identico).
Se impanate una cotoletta con uovo e pangrattato e la cuocete in friggitrice ad aria, magari con un po' olio nebulizzato sopra, il risultato non sarà identico a quello ottenuto con la frittura, ma la cotoletta sarà comunque buona e godibile, il tutto senza spendere euro su euro per i litri d'olio richiesti per friggere. Scatta insomma la domanda: perché si chiama friggitrice se non frigge? Per la risposta potete tornare al paragrafo sul marketing.
I cuochi non userebbero mai la friggitrice ad aria
Un pilota di Formula 1 non userebbe mai un monopattino elettrico. Perché quindi un cuoco dovrebbe usare una friggitrice ad aria?
La domanda (non molto brillante) nasce da uno dei commenti che vi proponevo prima. Ma vi pare possibile tirare in ballo i cuochi quando si parla di uno strumento per cucinare? Sapete sì che ci sono cuochi che usano il Bimby e fanno usare il Bimby nelle cucine dei loro ristoranti stellati? Veramente ci dobbiamo soffermare sul dispositivo e non sul risultato finale? Comunque vi basta aprire Google o YouTube per trovare decine di chef che la usano per cucinare.
Un esempio a caso? Qui.
Non è obbligatorio comprarla...
... ma non per questo dovreste sentirvi obbligati a stressare l'anima a chi la compra e la usa attivamente. A tal proposito, parlando con un nostro lettore sul gruppo Facebook di SmartWorld (iscrivetevi!), ci siamo messi a disquisire su quante friggitrici ad aria venissero acquistate in Italia. Dando retta ai numeri di Amazon si parla di cifre piuttosto grandi. Guardando i modelli inclusi nella lista Bestseller di Amazon Italia si tirano fuori numeri belli corposi. Vediamo le prime 5 in classifica:
Anche solo sommando il numero di esemplari venduti da Amazon il mese scorso di questi 5 modelli si arriva a quasi 25.000 friggitrici ad aria. Ma la lista va molto avanti: solo per il Black Friday ne sono state vendute centinaia di migliaia, e questo considerando solo Amazon. Figuriamoci a buttare nella mischia tutte quelle vendute su altri store online o nei negozi fisici!
Insomma, al netto dei soliti commenti negativi all'italiana, le friggitrici ad aria stanno prendendo sempre più piede, affiancando (e non sostituendo, per ovvie ragioni) i forni tradizionali per cotture rapide e fragranti.