Lo scontro tra i chatbot IA si sposta sui telefoni. Ecco come ChatGPT intende sostituire Assistente Google su Android

10 months ago 171

Se nel 2023 abbiamo scoperto la versatilità e l'incredibile potenza dei chatbot IA, nel 2024 tutti i maggiori produttori cercheranno di integrarli sempre più nei dispositivi (se state cercando un'app per utilizzare l'intelligenza artificiale non perdete tempo: date un'occhiata al nostro elenco dove troverete le migliori per ogni necessità!).

È vero con Bard per Google, è vero con Copilot per Microsoft e sarà vero con Samsung e i suoi Galaxy S24 (che molto probabilmente integreranno Bard). E ChatGPT? A quanto pare si sta preparando a una risposta adeguata, almeno su Android.

Forse tendiamo a dimenticare che questo tsunami è nato proprio dal chatbot di OpenAI, che a metà 2023 ha finalmente rilasciato una sua app per iPhone e poi Android.

Ma in questi ultimi c'è un problema: se Google integra Bard nel telefono (e sembra questione di settimane), chi si prenderà più la briga di avviare l'app ChatGPT e iniziare a digitare domande, quando potrà farlo direttamente dall'Assistente Google con Bard?  

I ragazzi di Android Authority hanno spulciato nel codice dell'app ChatPT per Android versione 1.2023.352 e rilasciata il mese scorso, trovando la risposta: potrà sostituire proprio l'Assistente Google.

Nell'app è infatti apparsa una nuova attività, disabilitata per impostazione predefinita, denominata com.openai.voice.assistant.AssistantActivity. Dopo averla abilitata e avviata manualmente, si può vedere che sullo schermo del telefono viene visualizzata la stessa animazione che l'app mostra quando si utilizza la modalità di chat vocale in-app, ma con una differenza: appare su altre app, il che suggerisce che si potrà avviare da qualunque schermata.

Animazione assistente ChatGPT. Fonte: Android Authority

Al momento purtroppo la funzione sembra ancora in pieno sviluppo, e infatti nei test non si è mai riusciti a completare il caricamento e parlare effettivamente con l'assistente, ma ci sono altre prove a sostegno di questa ipotesi. 

Nell'ultima versione dell'app ChatGPT si trova un file XML denominato assistant_interaction_service che contiene un tag voice-interaction-service che definisce sessionService e recognitionService. Il tag dichiara inoltre che il servizio ha una funzione supportsAssist.

Cosa significa in italiano? In pratica con queste funzioni ChatGPT può diventare l'app assistente digitale predefinita, anche se mancano ancora le dichiarazioni necessarie (attributi e tag dei metadati che puntino a questo file XML) per consentire al sistema di sapere a quale servizio affidarsi.

Nondimeno, sembra piuttosto chiaro che, almeno nelle intenzioni, ChatGPT si voglia proporre come alternativa all'Assistente Google, il che consentirebbe di avviarla da qualunque parte del telefono e utilizzarla in maniera molto più diretta, anche se non potrà accedere all'attivazione vocale (la frase "Ehi Google", per intenderci) in quanto richiederebbe l'accesso ad API privilegiate accessibili solo dagli strumenti integrati. 

Per ovviare a questo, ChatGPT sta però lavorando anche a un'altra funzione. Sempre nell'ultima versione dell'app, i ragazzi di Android Authority sono riusciti ad attivare un pulsante per le Impostazioni rapide, che servirebbe come scorciatoia per avviare proprio la nuova modalità assistente di ChatGPT.

Pulsante impostazioni rapide per avviare ChatGPT. Fonte: Android Authority

Fin qui tutto bene, ma c'è un limite, che forse può essere indicativo di cosa attenderci nei prossimi mesi. A quanto pare, la funzione di assistente per ChatGPT sarà accessibile solo gli iscritti a ChatGPT Plus (dal costo di 20 dollari al mese), il che non sorprende e richiama i rumor sulle funzionalità IA avanzate sui Galaxy S24 che potrebbero essere abbinate a un piano a pagamento.

D'altronde l'IA costa, ma noi siamo disposti a pagare per poterla usare? 

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