Google introduce un piccolo ma significativo miglioramento a Quick Share, il suo sistema di condivisione rapida per dispositivi Android. La novità, in distribuzione nelle ultime settimane, consiste nell'aggiunta di una percentuale che indica chiaramente l'avanzamento dei trasferimenti di file.
Quick Share, l'equivalente Android di AirDrop di Apple, permette di condividere facilmente e in modalità wireless foto, video e file tra dispositivi Android e iOS, oltre che verso Windows. Finora, però, presentava una limitazione nell'interfaccia utente: mentre chi inviava il file poteva vedere la percentuale di completamento del trasferimento, chi riceveva vedeva solo un anello di progresso attorno all'icona del dispositivo.
L'aggiornamento risolve questa asimmetria, mostrando la percentuale di avanzamento anche sul dispositivo ricevente. La modifica è stata implementata sia nella versione Google di Quick Share che in quella Samsung, nonostante le due applicazioni mantengano alcune differenze di interfaccia. La funzionalità è stata osservata su diversi dispositivi Pixel e sul Galaxy S22 Ultra, con account Google differenti. Se non la vedete, ci vorrà ancora un po' di attesa.
Vale la pena ricordare che la versione Android si chiamava in precedenza Nearby Share, fino a quando qualche mese fa è stata rinominata come quella del gigante coreano e adottata a livello di sistema.
Sebbene il cambiamento introdotto con la percentuale possa sembrare marginale per il trasferimento di file piccoli come singole immagini o link, diventa particolarmente utile quando si trasferiscono file più pesanti come video, permettendo di avere un'idea più chiara del tempo rimanente per completare il trasferimento. La modifica, pur non rappresentando una rivoluzione, dimostra l'attenzione di Google per i dettagli che migliorano l'esperienza utente quotidiana.
Quick Share è stato protagonista negli ultimi giorni anche per un'altra possibile novità, ossia lo sviluppo di una versione iOS e macOS. Nulla di ufficiale, meglio essere chiari, ma alcuni indizi nel repository GitHub del software sembrerebbero indicarlo.