Recensione ASUS ROG Strix Scope II RX: una buona tastiera ottico-meccanica, anche se priva di grosse sorprese

1 year ago 195

Nel campo delle tastiere meccaniche ASUS sta aprendo sempre di più alle caratteristiche tipiche dei modelli di origine cinese (e non solo): strati fonoassorbenti, switch lubrificati, socket hot-swappable, attenzione alle sonorità. Ci avevano colpito in tal senso la ROG Azoth, anche se il prezzo quasi proibitivo aveva un po' spento gli entusiasmi, e la ROG Strix Flare II. Nelle ultime settimane ho speso un po' di tempo in compagnia della ASUS ROG Strix Scope II RX, un modello ottico-meccanico purtroppo diverso da questi due. Se non altro il prezzo è decisamente più modesto (seppur alto), e ci sono dei pro davvero niente male. Scopriamola insieme!

Unboxing ASUS ROG Strix Scope II RX

La confezione della ROG Strix Scope II RX riserva una gradita sorpresa: un poggiapolsi magnetico! Non si trova certo dappertutto, e questo è pensato appositamente per questa tastiera. Oltre al poggiapolsi, troviamo anche un cavo USB di lunghezza standard e una barra spaziatrice sostitutiva decisamente più spettacolare di quella di default.

ROG Strix Scope II RX è una tastiera ottico meccanica NKRO formato full. C'è quindi il tastierino numerico, e ci sono anche i tasti che solitamente troviamo sopra le frecce direzionali. Anzi: c'è anche qualcosa in più. In alto a destra c'è un grosso pulsante con il logo ASUS ROG, e al suo fianco c'è una manopola che, almeno di default, regola il volume di sistema. Premendo il pulsante si cambiano le funzioni assegnate alla manopola. Il layout è un delizioso ISO ITA che farà la gioia di chi cerca tastiere italiane.

I keycap in dotazione sono realizzati in ABS con verniciatura UV. Sono più resistenti a sudore e impronte dei tasti in ABS classici, questo nonostante la finitura opaca e il colore nero predominante. Sono shine-through, e di conseguenza la luce dei LED sottostanti illumina lettere, numeri e simboli. Il font è quello classico di ASUS. Il tutto è ben leggibile, e grazie alla retro-illuminazione è sempre ben visibile.

Il profilo dei tasti è un classico Cherry, anche se la superficie superiore dei tasti sembra più curva e addolcita del solito. Abituarsi insomma è questione di poco, visto che si tratta di uno dei profili più diffusi tra le tastiere meccaniche. Lo potete vedere nella foto seguente.

Gli switch della ROG Strix Scope II RX sono i ROG RX RED. Sono switch ottico meccanici proprietari a 3 pin di tipo lineare. Sono removibili, ma in ogni caso la tastiera è compatibile solo con questi.

Hanno una distanza di attuazione di appena 1,5 mm, un valore impressionante considerato che non hanno nemmeno la molla. La forza di attuazione è di 40 gf, minore quindi dei rossi classici. Sono diversissimi dagli switch meccanici classici, e non solo per la loro natura ottica. Come forse saprete, gli switch di questo tipo interrompono un fascio di luce facendo sì che la tastiera registri l'input. Ma, a differenza di tanti modelli ottici, questi hanno una sezione superiore che può essere considerata un gigantesco stelo. È molto più stabile delle strutture classiche, visto che ha ben 4 punti di aggancio con il keycap. E sotto non ci sono molle convenzionali, ma un meccanismo (lubrificato) in stile forbice. Anche la retro-illuminazione è diversa, visto che di fatto c'è un tunnel centrale vuoto da cui passa la luce del LED posto sulla PCB. Ah, sono garantiti per 100 milioni di pressioni! Date un'occhiata al video di ASUS a riguardo.

Niente di che gli stabilizzatori. Sono un modello a piastra senza paratie antipolvere, senza lubrificante e non sono supportati da inserti fonoassorbenti nelle fessure della barra spaziatrice. Rimuovendo i tasti si nota come la staffa traballi abbastanza. Il rumore non è dei peggiori per la verità, ma si sente un po' di tremolio metallico che tende a dare fastidio.

La PCB è pensata ovviamente per ospitare gli switch proprietari di ASUS, di conseguenza non vi aspettate socket hot-swappable o altre caratteristiche più tipiche delle tastiere custom. Non ci sono schemi costruttivi, ma ASUS ha mostrato una foto del fondo della tastiera in cui spicca l'unico strato fonoassorbente applicato all'interno della tastiera. Sia chiaro: meglio uno che niente, a riconferma tra l'altro della direzione intrapresa da ASUS in materia (vedi ROG Azoth e ROG Strix Flare II), ma non sempre è sufficiente a migliorare così tanto la resa.

La scocca inferiore è in policarbonato, mentre sopra svetta una piastra in metallo che funge anche da scocca superiore. Proprio la piastra dona al tutto un'ottima solidità strutturale.

Teoricamente potreste anche provare a smontarla, ma dovreste rimuovere tasti, switch (sono piuttosto duri), stabilizzatori e poi una serie di viti che tengono insieme la struttura. Le dimensioni ammontano a 436 x 129 x 36 mm. Non è così piccola, ma stiamo pur sempre parlando di una tastiera completa. Il peso ammonta a 836 grammi (senza cavo).

I LED di stato sono raccolti in una striscia speciale sopra le frecce direzionali. Qui, oltre a CapsLock, NumLock e WinLock, ci sono anche le icone retro-illuminate che indicano quale funzione sta assolvendo la manopola in alto a destra. Come accennato, il pulsante di lato permette di selezionare la funzione (che è personalizzabile tramite software), e alla pressione dello stesso vedrete illuminarsi l'icona corrispondente. Ah, la manopola è anche premibile!

Lato connettività, la tastiera di ASUS può essere usata solo in modalità cablata. La porta USB-C sarebbe anche ben accessibile e compatibile con tanti cavi, anche quelli più bizzarri, ma c'è un problema: se non usate quello originale ARMOURY, il software ufficiale di ASUS, potrebbe non funzionare.

Per quanto riguarda la compatibilità, si parla quasi esclusivamente di Windows (sulla confezione è specificato Windows 11).  Il polling rate è pari a 1.000 Hz, un valore piuttosto classico che ritroviamo anche su tante altre tastiere meccaniche. Forse ASUS poteva azzardare di più in tal senso, vista anche la velocità degli switch e la modalità d'uso solo via cavo.

Estetica, costruzione ed ergonomia

ASUS ROG Strix Scope II RX è disponibile solo in questa colorazione. Che dire del look? È a tutti gli effetti una tastiera gaming, con linee e colori tipici della line-up ASUS ROG. Ed è così classica nel suo essere tastiera gaming che è difficile che non piaccia. Non è propriamente una tastiera da ufficio, anche per via della retro-illuminazione sempre ben visibile. Spegnere i LED ha poco senso, visto che si cala sensibilmente la visibilità dei LED.

A riguardo della qualità costruttiva, non ci sono particolari difetti o criticità strutturali da sottolineare.

Anzi, per essere una tastiera prevalentemente in plastica è molto solida, anche grazie alla piastra superiore in metallo che contribuisce a dare rigidità al tutto. Le sonorità sono tutto sommato buone, considerata l'appartenenza della periferica alla grande famiglia degli accessori gaming. Di solito tastiere del genere non vantano una grande cura in questi campi, ma, come accennato, finalmente ASUS sta muovendo passi sempre più concreti in questa direzione, cercando di fondere il mondo delle tastiere da gioco con quello dei modelli custom. Certo è che se si decidesse a migliorare anche gli stabilizzatori sarebbe grande cosa. Vale la pena sottolineare anche la certificazione IP57, che garantisce resistenza agli spruzzi e alla polvere, in modo da incrementarne la vita. Considerati anche gli switch garantiti per 100 milioni di pressioni, la Strix Scope II RX sembra fatta per durare.

Ottima la retro-illuminazione. I tasti lasciano passare una luce brillante e sempre ben visibile, anche più luminosa e visibile del solito.

Questo anche grazie alla particolare struttura degli switch, che vantano un tunnel centrale praticamente cavo dove può passare la luce dei LED sottostanti.

Sul retro ci sono 4 piedini in silicone. Il grip è buono anche per via del peso della tastiera. Ci sono anche 4 sostegni per rialzare la struttura e scriverci a due inclinazioni in più (4° e 8° circa), oltre a quella base. Anche i rialzi sono dotati di piedini in silicone per garantire lo stesso grip.

Come si comporta all'atto pratico? Non male. C'è da dire che è un modello prettamente gaming, e gli switch sono pensati per avere un tempo di attuazione bassissimo grazie al loro meccanismo ottico. Questo però si traduce anche in tanti possibili errori di battitura nel caso optiate per usare la Strix Scope II RX come tastiera da digitazione. Ci si fa l'abitudine, come a ogni cosa, ma aspettatevi appunto qualche pressione involontaria e qualche errore in più del solito.

È pur vero, e scusate se sembra banale come affermazione, che acquistare un modello del genere per lavorare è un po' volersi del male. Per il gaming la adorerete, per la digitazione un po' meno, anche per via delle sonorità gradevoli ma comunque più grezze di modelli dedicati. L'ergonomia non è male, anche grazie al comodo poggiapolsi incluso in confezione. E, grande valore aggiunto, la tastiera ha layout ISO ITA, cosa non certo scontata nel mondo delle tastiere meccaniche.

ASUS ROG Strix Scope II RX sfrutta ovviamente il software ARMOURY di ASUS per gestire i suoi parametri e l'eventuale riprogrammazione dei pulsanti. Come già accennato, occhio a quale cavo usate: se non usate quello originale, ARMOURY potrebbe non riconoscere la tastiera, non permettendovi di mettere mano alle funzionalità aggiuntive.

Prima di dedicarci al software, cosa fa la tastiera di suo senza il supporto di ARMOURY? Per cominciare, i tasti F1, F2, F43, F4 e F5 in combinazione con FN permettono di accedere alle funzionalità speciali della Xbox Game Bar.

Come forse saprete, Windows mette a disposizione una serie di strumenti pensati per monitorare le prestazioni e registrare foto e video durante le sessioni di gaming. Con F1 si apre la Game Bar, con F2 fate partire il Print Screen, con F3 potete registrare gli ultimi 30 secondi di gioco, con F4 avviare e interrompere la registrazione video e con F5 mutare o smutare il microfono. Una vera e propria hotbar insomma che può tornare utile. Ci sono anche altre scorciatoie già programmate: FN+1/6 permette di passare fra i vari profili d'uso che potete memorizzare su ARMOURY. Con gli altri tasti funzione (F6-F12) gestite vari altri parametri dei contenuti multimediali, mentre con le frecce direzionali regolate i parametri della retro-illuminazione. Abbiamo poi già fatto cenno al pulsante ROG sulla destra, che è quello che permette di regolare la funzione associata alla manopola. Di base potete regolare il volume di sistema, gestire la luminosità della tastiera o scorrere tra i contenuti multimediali.

Da ARMOURY potete poi personalizzare un ulteriore funzione.

E da ARMOURY quindi cosa si può fare? Da quella denominata Tasti si può riprogrammare buona parte della tastiera, associando ai tasti o a combinazioni di tasti anche funzioni specifiche come Macro, avvio di applicazioni, comandi multimediali, apertura siti web e simili. Per le macro c'è un tool integrato in ARMOURY che non se la cava affatto male, con registrazione classica, inserimento eventi e modifica di vari parametri per ogni campo della macro. Da Illuminazione potete banalmente decidere quale pattern di retro-illuminazione impostare e modificarne eventuali valori. E poi c'è Ghiera Multifunzione. Da qui potete attivare o disattivare le funzioni di default del tasto ROG e della sua manopola e personalizzare la quarta funzione con ciò che più vi aggrada. Peccato solo che tra le funzioni mouse non ci sia lo scroll della rotellina.

A livello di funzionalità la tastiera ASUS fa tutto quello che ci si aspetta da lei, anzi, anche qualcosa in più vista la ghiera multifunzione aggiuntiva.

E il software è tutto tradotto in italiano, migliorandone di conseguenza l'usabilità.

Il prezzo di listino dovrebbe ammontare a 159€, ma in realtà la tastiera non è ancora in vendita in Italia, e non è chiaro se sia davvero quello il prezzo. Su Drako.it la Strix Scope II RX è stata inserita a listino a 134,90€. Diciamo che nel campo delle tastiere meccaniche si tratta di prezzi più o meno nella media. A cifre simili si trova di meglio nel campo della digitazione (per ergonomia, rumore, personalizzazione), ma se il vostro scopo è trovare un prodotto gaming puro in quel caso la tastiera di ASUS se la batte ad armi pari con i competitor di marchi simili. Per acquistarla però c'è da aspettare ancora un po'.

Giudizio Finale

ASUS ROG Strix Scope II RX

ASUS ROG Strix Scope II RX è una buona tastiera gaming, dotata di switch ottico-meccanici veloci, di una gran bella retro-illuminazione e di una ghiera a più funzioni che può tornare molto utile, specialmente grazie alla possibilità di programmarne il comportamento tramite ARMOURY. Peccato però che segni un passo indietro rispetto ai modelli citati in apertura. È vero, il prezzo è inferiore, ma le sonorità non sono all'altezza, e non ci sono possibilità di miglioramenti "hardware", come banalmente il cambio di switch o il miglioramento degli interni tramite strati fonoassorbenti. Allo stesso prezzo si trovano tanti modelli meccanici con polling rate equivalente che potrebbero risultare ugualmente golosi e più poliedrici.

Sommario

Unboxing ASUS ROG Strix Scope II RX 7.5

Caratteristiche tecniche 8

Estetica, costruzione ed ergonomia 8.5

Voto finale

ASUS ROG Strix Scope II RX

Pro

  • Ottico-meccanica, switch con distanza di attuazione bassa
  • Ghiera multifunzione anche programmabile
  • Poggiapolsi incluso in confezione
  • Ottima retro-illuminazione

Contro

  • Tanta concorrenza in questa fascia di prezzo
  • Sonorità solo ok
  • Polling rate "solo" 1.000 Hz
  • Nessuna possibilità di personalizzazione hardware

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

Read Entire Article