Engwe E26 è sicuramente una bici che non passa inosservata: una fat bike robusta, solida e pesante, che può essere perfino scambiata per un piccolo motorino (ve lo ricordate il Ciao? Ecco, siamo più o meno lì). Le ruote ampie la rendono adatta a qualsiasi tipo di terreno e l'esperienza di guida, comoda e stabile, insieme alla generosa autonomia, la rendono l'ideale per lunghi spostamenti (magari per evitare di prendere l'auto per il tragitto casa-lavoro) o per una gita fuori porta, anche in campagna. Non è un modello per tutti, il suo peso e la stazza potrebbero – giustamente – scoraggiare qualcuno, ma se quello che cercate è più un mezzo di trasporto che una bici per diletto, la Engwe E26 potrebbe rivelarsi un eccellente acquisto.
Caratteristiche Tecniche
- Materiale: Lega di alluminio 6061
- Motore: Brushless, 250W (bloccata) / 750W (sbloccata)
- Coppia: 70 N.m
- Velocità massima: 25km/h (bloccata) 45 km/h (sbloccata)
- Batteria: 48V 16Ah Litio removibile
- Pneumatici: 26" x 4.0"
- Autonomia Massima: 140 chilometri (Modalità Pedalata assistita)
- Tempo di Ricarica: 6 ore
- Grado Massimo di Salita: 30°
- Freno: Freno a disco idraulico anteriore e posteriore da 180mm
- Cambio: Shimano 7 marce
- Display: LCD
- Peso: 34.5KG
Engwe E26 è una bici elettrica davvero imponente, alta, solida e robusta, potrebbe spiazzare chi si aspetta una modesta bici da città. Il telaio è in lega di alluminio 6061 ed è disponibile in due varianti, passo alto (come quella che abbiamo provato noi) o step-through (ossia senza tubo superiore). In entrambi i casi, ci sono grandi ruote con pneumatici da 26" spessi 4". Il peso è sicuramente un fattore da considerare: parliamo di ben 34,5 kg, che rende questa fat bike difficile da usare senza l'aiuto della pedalata assistita.
Considerando la versatilità della bici, che si adatta bene anche su off road, è molto apprezzata la presenza di sospensioni sulla ruota anteriore e sulla sella, così come la presenza di ampi parafanghi.
Ottima anche la presenza del doppio freno a disco idraulico da 180 mm su entrambe le ruote, che assicura una frenata veloce e stabile.
Di default, il motore ha una potenza di 250 W con una velocità massima di 25 km/h, come previsto dalla legge. Tuttavia, è possibile sbloccare il software per arrivare a utilizzare tutta la potenza (ben 750W) e aumentare nettamente la velocità massima (fino a 45 km/h). Inoltre, tramite software è anche possibile sbloccare l'acceleratore, che è completamente disabilitato di default (il motore viene attivato solo in modalità pedalata assistita, non è possibile accelerare manualmente).
La procedura di sblocco è molto semplice e non avrete fatica a trovare le istruzioni online se intendete sfruttare maggiore potenza. Tuttavia, non è una cosa che vi consigliamo di fare: ricordiamo che non è illegale farlo nel caso in cui circoliate esclusivamente in aree private dove non vige il codice della strada, ma è illegale (oltre che altamente sconsigliato) nel caso in cui vogliate circolare in città.
Funzionalità
Ci sono molti dettagli che vale la pena evidenziare della Engwe E26: sulla ruota anteriore c'è un faretto molto potente, sopra la ruota posteriore si trova invece il portapacchi, che regge fino a 25 Kg di peso, e anche uno stop a LED, che s'illumina quando si frena.
Sul manubrio, a portata di mano, ci sono il controller (con tasto di accensione e pulsanti +/- per regolare il livello di pedalata assistita) e il campanello a sinistra, il display LCD al centro e l'acceleratore e il cambio Shimano a 7 velocità a destra.
Sia la sella che il manubrio sono regolabili in altezza. La sospensione meccanica sulla forcella frontale può essere bloccata, per fornire più sensibilità per la guida.
Il cavalletto è in plastica e tendenzialmente sembra abbastanza robusto, ma l'inclinazione e la lunghezza sono semplicemente inadeguati: è sicuramente il componente che convince di meno e rischia di far cadere la bici. A me è successo e l'impatto al suolo ha piegato la leva del freno: se potete, vi consiglio assolutamente di sostituire (o far sostituire) il cavalletto con un modello che garantisca maggiore stabilità.
Modalità di guida
Di default, la Engwe E26 funziona solo in modalità pedalata assistita, con 5 livelli diversi (regolabili dal controller sul manubrio) che influenzano la velocità massima alla quale il motore si stacca e il momento in cui parte l'accelerazione motorizzata.
Di base, il software della bicicletta blocca la velocità massima a 25 km/h: già a livello 4, si raggiunge facilmente tale velocità, mentre al livello 5 (il massimo) si ha un'accelerazione molto più rapida, che permette di essere a oltre 20 km/h già dopo due-tre pedalate.
Sbloccando il software, è possibile arrivare teoricamente fino a 45 km/h con la pedalata assistita ed è possibile abilitare la modalità solo elettrica, utilizzabile tramite l'acceleratore sul manubrio. In questo modo, non è necessario pedalare e la bici funziona praticamente come uno scooter: basta azionare l'acceleratore per avviare il movimento.
L'acceleratore non è abilitato di default e – lo ricordiamo ancora una volta – è illegale da usare sulle strade italiane.
Display
Il display LCD integrato al centro del manubrio è a colori e mostra diversi parametri: stato della batteria, velocità attuale, livello di pedalata assistita, attivazione del faretto, chilometri percorsi in questo viaggio, chilometri percorsi in totale, velocità massima raggiunta e velocità media del viaggio.
La visibilità del display è sempre molto buona e non ci sono mai stati problemi, neanche in pieno giorno sotto la luce del sole.
Tutte le funzionalità del display si controllano tramite il piccolo controller sulla parte sinistra, che integra il tasto di accensione della bici, i pulsanti +/- per aumentare/diminuire il livello di pedalata assistita, il tasto 'i' per cambiare le informazioni visualizzate e il pulsante per accendere o spegnere il faretto anteriore.
Tramite questi comandi si può accedere anche al menu di configurazione della bici, che permette di personalizzare varie funzionalità e anche sbloccare il software per avere maggiore potenza e velocità massima.
Manca invece un'app per dispositivi mobili, quindi non aspettatevi statistiche sullo smartphone né niente del genere.
Autonomia
Engwe E26 ha un'autonomia eccellente: l'azienda dichiara fino a 140 km di autonomia in modalità pedalata assistita con una sola carica. Forse le stime potrebbero essere un po' troppo ottimistiche, ma nei miei test ho raggiunto circa 110 km con una carica (e non ho voluto spingermi oltre, rischiando di rimanere con la batteria scarica in giro).
Una grande comodità è la possibilità di rimuovere la batteria per caricarla in casa, senza l'ingombro della bici. Ovviamente è anche possibile ricaricare la batteria lasciandola collegata alla bici, grazie al connettore che si trova al lato del telaio (coperto da un tappo in gomma per evitare problemi con i liquidi).
La ricarica si effettua tramite il caricatore da muro, fornito in confezione, per una ricarica completa della batteria da 13 Ah sono necessarie circa 6 ore.
Esperienza d'uso
Engwe E26 è una bici davvero comoda da usare e, grazie agli pneumatici molto larghi, è adatta a ogni tipo di strada. Non dovrete temere sterrato, brecciolino, o qualsiasi altro tipo di strada irregolare.
Il sellino è largo e comodo e le sospensioni della sella fanno sì che non dobbiate preoccuparvi troppo neanche in caso di sconnesse strade di campagna. E a proposito campagna, la E26 si comporta bene anche in salita: nonostante non abbia avuto modo di testarla in strade troppo ripide, il produttore assicura che non avrete problemi con pendenze fino a 30°.
Sia sellino che manubrio sono regolabili in altezza, quindi potrete regolarli al meglio per avere la massima comodità, ma tenete presente che questa non è una bici per persone basse. Io – che dall'alto dei miei 1,74 m non sono proprio una cima – ho sempre tenuto la sella al minimo per avere un minimo di stabilità quando mi fermo ai semafori (anche con la sella abbassata al minimo, portando entrambi i piedi a terra tocco solo con la punta).
Altezza a parte, il difetto principale della bici riguarda il peso e l'ingombro: è una fat bike davvero fat, pesante e imponente, quindi non aspettatevi la stessa leggiadria che avreste con una bici da città. Non è una bici con cui vi azzarderete a zigzagare nel traffico e non è una bici che porterete su facilmente per rampe di scale.
Inoltre, sempre per via del peso, le partenze in salita possono essere molto difficili: mi è capitato di fermarmi a un semaforo in una strada in pendenza e ho avuto serie difficoltà anche a fare la prima pedalata per avviare il motore e la pedalata assistita (con grande disappunto delle auto dietro di me).
Anche per questo motivo, non è una bici che consiglierei a chi cerca soprattutto una city bike: anche se l'ho usata con piacere anche per muovermi in città, non mi è mai passato per la testa di portarla in metro o in treno (cosa che ho fatto senza problemi altre volte con la mia bici). E, quando mi è capitato di dovermi spostare per brevi distanze, a volte ho preferito usare la mia bici classica (non elettrica) perché più leggera e maneggevole.
Al contrario, ho usato la Engwe E26 con grandissima soddisfazione per andare in ufficio, in un tragitto relativamente lungo (circa 12 km da casa) che non avevo mai azzardato a fare con la mia bici non elettrica. E, allo stesso modo, con la E26 ho amato girare per parchi e per piccole gite fuori porta la domenica.
Prezzo e Acquisto
Engwe E26 ha un prezzo di listino di 1.399€ per il mercato europeo ed è disponibile anche su Amazon, ma acquistandola dal sito ufficiale di Engwe potrete utilizzare il codice coupon DeliaKOL50OFF per avere 100€ di sconto.
Nel caso in cui vogliate acquistare altri accessori e superiate la spesa complessiva di 1.500€, potete usare il coupon influencer150off per uno sconto di 150€.
Il telaio è disponibile in formato High-Step (con la canna alta, come quella che abbiamo provato noi) e in versione Step-Thru (con un rinforzo nella parte inferiore). La bici è disponibile in tre colorazioni diverse: nero, giallo e blu.
Considerando il tipo di bici, il prezzo non è esagerato: la E26 può diventare una validissima alleata per gli spostamenti e, grazie alla lunghissima autonomia e la batteria estraibile (comoda quindi da ricaricare ovunque), può quasi sostituire uno scooter per chi cerca soprattutto un mezzo con cui spostarsi.
A tal proposito, molto comoda anche la possibilità di caricare pacchi e oggetti sul portapacchi, che la rendono anche un mezzo molto valido per chi fa consegne, o anche semplicemente per andare a fare la spesa.
La Engwe E26 non è proprio una bici da città e, con il suo peso importante, non piacerà a chi cerca un mezzo leggero e agile, magari da caricare anche sui mezzi pubblici.
Ma se, al contrario, quello che cercate è una bici elettrica che vi accompagni per lunghe distanze, magari anche su terreni irregolari, e magari trasportando anche l'occorrente per un picnic, la E26 è una scelta super consigliata.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Engwe, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.
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Giudizio Finale
Engwe E26
Engwe E26 è una fat bike che raccomandiamo per chi cerca una bici con cui muoversi davvero, anche per lunghe distanze e anche su terreni irregolari: che si tratti di lunghe scampagnate fuori porta o di raggiungere l'ufficio o la palestra un po' fuori dalla città, la E26 è perfetta.
È estremamente solida e robusta, e dà una grande sensazione di stabilità alla guida. Ma è anche molto pesante (35 kg!) e non è una con cui muoversi agilmente nel traffico o con cui sarà facile ripartire ogni volta ai semafori. Per via del peso, non è neanche una bici adatta a essere caricata su un'auto o trasportata in metro o treno.
Per fortuna, non sarà necessario: grazie alla lunga autonomia, le ruote spesse e la doppia ammortizzazione (anteriore + sella), non c'è posto dove la Engwe E26 non possa portarvi.
Pro
- Potente e veloce
- Solida e robusta
- Ottima autonomia
- Portapacchi (fino a 25 kg)
- Doppio freno a disco
- Sospensione anteriore e sul sellino
Contro
- Ingombrante e molto pesante
- Cavalletto quasi inutile
- Niente companion app
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.