ReMarkable 2 è un dispositivo che non ha bisogno di troppe presentazioni: è molto probabile, infatti, che anche chi non si sia mai interessato a questo tipo di device ne abbia sentito parlare.
E c'è un buon motivo: anche se il mercato dei grandi tablet e-ink con pennino sta esplodendo (con Kindle Scribe, Onyx BOOX e tutti gli altri), ReMarkable è sicuramente l'azienda occidentale che ha creduto e investito di più su questa tipologia di prodotto, diventando il nome più noto del settore e un inevitabile punto di riferimento.
Proprio per questa sua natura da veterano, ReMarkable ci tiene a prendere le distanze da altre aziende: i tablet ReMarkable non nascono come "ebook reader più grandi", bensì come strumenti per prendere appunti e scrivere senza distrazioni. L'intera esperienza utente è basata su questo presupposto.
E poi c'è un'altra questione: i prodotti ReMarkable sono estremamente curati e chiunque abbia mai toccato con mano un dispositivo dell'azienda è probabile che ne sia rimasto colpito. Un po' come avviene per Apple, maneggiando e utilizzando un ReMarkable 2 si rimane folgorati dall'attenzione maniacale ai dettagli.
Per scoprire perché ReMarkable sia così tanto apprezzato nonostante il prezzo non proprio economico, non vi resta che continuare a leggere la nostra recensione.
Unboxing
Il contenuto del pacco che vi arriverà a casa varai a seconda di come configurerete il set al momento dell'acquisto: ad esempio, se avete già una penna compatibile, potreste acquistare anche solo il ReMarkable 2, altrimenti è necessario abbinarci almeno uno stylus. Nel nostro caso, oltre al ReMarkable 2, abbiamo una penna Marker Plus e una cover Type Folio. Oltre questo, non mancano un cavetto USB-C per la ricarica e 9 puntine aggiuntive per la penna.
Vale la pena spendere qualche parola sulla della dotazione, perché è dalle piccole cose che si vede la qualità di un prodotto. Un po' come avviene con i prodotti Apple, spacchettando ReMarkablae si avverte una cura maniacale sia nel packaging, minimale e appagante, che negli accessori: ad esempio, il cavo di ricarica è lungo, piatto e con finiture in metallo, mentre la piccola lastra in plastica che ospita le puntine sostitutive ha una fessura che serve per rimuovere le punte dal pennino con facilità.
Costruzione ed ergonomia
- Dimensioni: 188 x 246 x 4,7 mm
- Peso: 403,5 g
ReMarkable 2 è un prodotto eccellente in termini di qualità costruttiva: prendendolo in mano la prima volta non potrete che restare stupiti di quanto è sottile! I profili e il bordino in metallo, il display a filo con la scocca e i piccoli piedini sul retro (che aiutano a mantenerlo stabile durante la scrittura) confermano l'attenzione dell'azienda al design, inteso non solo da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto in termini di usabilità.
ReMarkable 2 è infatti un'ode al minimalismo: less is more è una locuzione spesso abusata, ma che mai come in questo caso ci ricorda che per realizzare un prodotto eccellente non bisogna aggiungere il superfluo, ma piuttosto limare tutto ciò che non è necessario. La progettazione del dispositivo, ben raccontata sul blog dell'azienda, è una storia di massima cura nei dettagli, che si apprezzano tanto nella maneggevolezza del dispositivo, quanto nell'esperienza utente.
In cima troviamo il tasto di accensione, piccolo e discreto, sul fondo il connettore USB-C e al lato il connettore con pogo pin per collegare la cover con tastiera, che si aggancia magneticamente al dispositivo e rimane incredibilmente salda.
Anche lo stylus si attacca al lato con i magneti: è una soluzione elegante, le calamite sono molto potenti e nella maggior parte dei casi il pennino rimane al suo posto. Inevitabilmente, portando il ReMarkable 2 in uno zaino potrà capitarvi che il pennino si stacchi dall'aggancio magnetico, ma in oltre un mese d'uso mi è successo solo una volta.
Marker Plus
Anche lo stylus ha un design minimale, che a prima occhiata può ricordare una semplice matita nera. Il Marker Plus ha un corpo in alluminio ma con un rivestimento leggermente poroso, che migliora il grip. Ha una sezione leggermente scanalata che segnala la posizione dell'aggancio magnetico e in cima un tasto che funge da gomma, con una corsa talmente breve che quando si cancella non ci si rende neanche conto di star premendo qualcosa.
Pesa circa 19 grammi, si tiene bene in mano e il tratto si modifica a seconda dell'inclinazione e della pressione (4096 livelli di pressione): è un vero piacere da utilizzare.
Lo stilo utilizza la tecnologia Wacom EMR (risonanza elettromagnetica) e, di conseguenza, su ReMarkable 2 è possibile utilizzare qualsiasi pennino compatibile con questa tecnologia. La punta si consuma col tempo e va sostituita quando arriva al limite: nella confezione ne trovate ben 9 aggiuntive, sul sito ufficiale trovate i ricambi (un pacco da 9 punte costa 14€, un pacco da 25 costa 39€), ma esistono anche puntine di terze parti completamente compatibili.
La puntina si consuma più o meno a seconda di quanto calcate e, ovviamente, in base a quanto scrivete: l'azienda dichiara che una puntina dura da 3 a 7 settimane, ma le testimonianze degli utenti in rete sono più ottimistiche e parlano di almeno 2 mesi di uso.
Cover Type Folio
La cover Type Folio è un mix di gioia e dolori: è splendida, un concentrato di tecnologia in pochissimi millimetri, ma non la consiglieremmo agli utenti italiani.
Partendo dagli aspetti positivi, è davvero incredibile quanto sia sottile: niente a che vedere con la tastiera ingombrante e scomoda di altri dispositivi (come quella di BOOX Tab Ultra C, ad esempio).
È talmente sottile e ben integrata che diversi amici, prendendo in mano il dispositivo, non avevano neanche notato che la cover includeva una tastiera.
Per svelare la tastiera si solleva il dispositivo, che rimane poi inclinato e sorretto da un intelligente e solido sistema a origami. Accedendo alla tastiera, l'interfaccia del dispositivo ruota (in orizzontale) e si attiva automaticamente un campo di testo su cui poter iniziare subito a digitare. I tasti hanno una corsa di 1,3 mm e un feedback leggero ma piacevole, che mi ha ricordato quello delle tastiere con meccanismo butterfly di Apple. Infine, un bonus non da poco, la tastiera non ha bisogno di essere ricaricata.
Proprio come il resto, anche la Type Folio è quindi un prodotto studiato nei minimi dettagli, che tuttavia gli utenti italiani faticheranno ad apprezzare: attualmente non è disponibile un layout italiano, e non è neanche possibile modificare il layout di scrittura lato software. Questo vuol dire che digitare le lettere accentate è possibile ma macchinoso (bisogna cliccare il tasto apice prima, e la vocale poi) e che in generale probabilmente non riuscirete ad avere una grande fluidità nella digitazione: considerando che il prezzo è piuttosto consistente (199€), il nostro consiglio è quello di attendere un eventuale lancio di una tastiera con layout italiano.
Hardware e software
In termini di hardware, il grande protagonista è il display: uno grande schermo e-ink Carta da 10,3" con densità di pixel di 226 PPI. Questa densità di pixel è leggermente inferiore rispetto ai massimi standard del settore (300 PPI, come Kindle Scribe), ma è in linea con la maggior parte dei prodotti analoghi, come Kobo Elipsa 2E, Huawei MatePad Paper, Supernote A5X o Onyx Boox Note Air 2.
Quello che può far storcere il naso, invece, è l'assenza di un sistema di illuminazione: come ho già detto altre volte, usando questo genere di dispositivi soprattutto come taccuini da lavoro (in ambienti ben illuminati) non ho mai patito troppo questa lacuna, ma l'assenza di LED potrebbe farsi sentire per altre esperienze d'uso, ad esempio se pensate di usare ReMarkable 2 per leggere una rivista a letto.
Sotto la scocca c'è un processore ARM dual core da 1,2 GHz, 1 GB di RAM LPDDR3 e 8 GB di memoria interna, non espandibile.
Per la connettività, c'è WiFi a doppia banda (2,4+5Ghz), ma non c'è Bluetooth e l'USB-C non supporta lo standard OTG (quindi non c'è modo di collegare tastiere esterne).
Il sistema operativo si chiama Codex, è basato su Linux ed è sviluppato internamente dall'azienda, con l'obiettivo di ottimizzare l'esperienza d'uso per il display e-ink. È un sistema operativo leggero, che risulta sempre molto scattante, e con un alcune gesture molto ben pensate che funzionano benone.
Tra le varie note interessanti del software vale la pena segnalare l'ottima integrazione con i più famosi servizi cloud: è possibile accedere facilmente ai file dei propri account Dropbox, Google Drive e Microsoft OneDrive, con la possibilità anche di avere più account per servizio (ad esempio, per avere account personale e account di lavoro).
Inoltre, è possibile proiettare lo schermo di ReMarkable 2 e visualizzarlo su PC tramite la funzione Screen Share: per potere usare questa funzione, computer e ReMarkable devono essere collegati alla stessa rete wireless e bisogna utilizzare l'app desktop di ReMarkable.
La funzione Screen Share è disponibile per l'app ReMarkable per Windows e Mac, ma c'è anche una companion app per Android e iOS, dalla quale è possibile accedere alle proprie note in qualsiasi momento, sincronizzate sul cloud dell'azienda.
Tuttavia, per usare il cloud e la sincronizzazione delle note è necessario sottoscrivere l'abbonamento Connect: costa 2,99€/mese e il primo anno è gratis. La sincronizzazione cloud è l'unica funzione del dispositivo che richiede l'abbonamento, che oltre questo dà accesso anche a sconti esclusivi su accessori e prodotti e include anche il Protection Plan, una garanzia estesa per 3 anni che prevede la sostituzione completa del dispositivo in caso di problemi non imputabili all'utente.
Penna, appunti e taccuino
L'esperienza di scrittura con ReMarkable 2 è eccellente: prendere appunti risulta molto naturale. Per intenderci: è un'esperienza che non ha niente a che vedere con lo scrivere con Apple Pencil su iPad: scrivere su iPad dà un feedback "plasticoso" e il tratto ha un minimo di latenza (anche se bassa).
Scrivere su ReMarkable è un'altra cosa: il tratto di penna appare istantaneamente e la sensazione ricorda moltissimo quando si scrive con una matita su un foglio, con quella lieve resistenza da parte della grafite che si consuma. L'esperienza di scrittura sembra quasi analogica e, per questo, è particolarmente riuscita: d'altra parte, l'intendo di ReMarkable è sempre stato sostituire il blocco note, preoccupandosi di mantenere la stessa naturalezza di un'azione così comune come lo scrivere su carta.
Taccuini
L'app per i taccuini è semplice e ben fatta: c'è tutto quel che vi aspettereste, senza grandi sorprese ma con qualche chicca interessante.
Ci sono tantissimi template tra cui scegliere (suddivisi tra layout orizzontale e verticale), ma non è possibile importare template custom. Ci sono i livelli, utili soprattutto per disegnare, e c'è la possibilità di assegnare dei tag al taccuino, per organizzare i propri appunti.
Una novità molto interessante, introdotta con l'ultimo aggiornamento firmware, sono le continuous pages: in parole semplici, ogni taccuino è composto da pagine (tra le quali ci si sposta con uno swipe orizzontale), ma ogni pagina è virtualmente infinita.
Ossia, per ogni pagina del taccuino, è possibile scorrere verso il basso per aumentare la lunghezza della pagina, senza limiti: ogni volta che abbiamo riempito la pagina, uno swipe verso il basso ne aumenta la lunghezza.
È una funzione curiosa, che può rivelarsi utile ad esempio se non vogliamo spezzare un concetto su più pagine. Inoltre, una particolarità dei taccuini di ReMarkable è la possibilità di eseguire uno zoom nella pagina (semplicemente con un pinch con due dita), il che ci permette ad esempio di aggiungere note scritte in piccolo per arricchire un appunto.
Non manca il riconoscimento del testo a mano libera, che funziona piuttosto bene anche con grafie non proprio comprensibili come la mia. Il risultato non è sempre impeccabile al cento percento e a volte c'è un po' di confusione (soprattutto con intestazioni e a capo!) ma, anche se il testo digitale ottenuto non è perfetto ed è possibile che dobbiate rivedere qualcosa, la gran parte del testo viene riconosciuta e convertita in digitale senza problemi.
Convertendo gli appunti in testo digitale, gli appunti convertiti vengono semplicemente aggiunte in una nuova pagina del taccuino, dandoci quindi la possibilità di modificare il testo per sistemare eventuali errori, distinguendo anche titoli, sottotitoli, paragrafi ed elenchi puntati.
Un plauso anche alle gesture touch, molto comode: per chiudere un documento basta uno swipe dall'alto, per annullare un'azione basta un tap con due dita e per ripeterla un tap con tre dita. Nella mia esperienza, il tap con due dita spesso si sostituisce alla gomma, perché è molto più immediato che girare la penna e usare il gommino in cima. Per conoscere tutte le scorciatoie touch, potete dare un'occhiata al video qui sotto.
I taccuini possono essere consultati (e modificati, per quel che riguarda il testo digitale) anche su PC e smartphone con abbonamento Connect, o possono essere condivisi inviandoli via mail, con la possibilità di aggiungere più destinatari in una volta e selezionare il formato (PDF, PNG, SVG, testo).
I vari file (sia taccuini, che libri e PDF) possono essere organizzati in cartelle e per appunti rapidi c'è il comodo taccuino Quick sheets: cliccando sull'apposito tasto in alto, si aggiunge una pagina a questo blocco note rapido, su cui poter scrivere rapidamente senza configurare un nuovo taccuino (e quindi senza perder tempo a impostare nome e template).
Strumenti di scrittura
ReMarkable ha ben otto diversi strumenti di scrittura, che variano per tipologia di tratto e peculiarità. L'azienda ha una bella pagina di spiegazione che illustra i vari strumenti e spiega per cosa sono pensati, ma vi faccio un riassunto qui sotto:
- Ballpoint pen, tre spessori della punta, supporta i livelli di pressione, non è influenzata dall'inclinazione della penna, è possibile scegliere tra cinque colori (nero, grigio, bianco, blu, rosso)
- Fineliner, tre spessori della punta, non è influenzata dall'inclinazione della penna o dalla pressione, è possibile scegliere tra cinque colori (nero, grigio, bianco, blu, rosso)
- Marker, tre spessori della punta, non è influenzata dalla pressione ma il tratto cambia a seconda dell'inclinazione, è possibile scegliere tra cinque colori (nero, grigio, bianco, blu, rosso)
- Pencil, tre spessori della punta, è influenzata dalla pressione e dall'inclinazione
- Mechanical pencil, tre spessori della punta, è influenzata dalla pressione ma non dall'inclinazione
- Paintbrush, tre spessori della punta, è influenzato dalla pressione, dall'inclinazione e anche dalla velocità del tratto. Tre colori tra cui scegliere (nero, grigio, bianco)
- Calligraphy pen, tre spessori della punta, è influenzata dalla pressione e dall'inclinazione, è possibile scegliere tra tre colori (nero, grigio, bianco)
- Highlighter, l'evidenziatore non è influenzato dalla pressione o dall'inclinazione, è disponibile in quattro colorazioni (giallo, verde, rosa, grigio) e, grazie all'opzione snap to text, si "aggancia" al testo quando viene usato per evidenziare del testo digitale (sia sui taccuini che su libri e PDF)
Lettura e appunti sui libri
ReMarkable supporta solo ePub e PDF, niente formati esotici per i libri e niente fumetti in CBR o CBZ.
Partiamo dalla lettura degli ebook in Epub: il software permette di modificare font e margini, evidenziare testo e scrivere sul libro. Purtroppo manca un dizionario o un traduttore.
Le annotazioni scritte a mano libera sui bordi della pagina possono sovrapporsi al testo se modifichiamo la grandezza del font o i margini: ReMarkable ci avvisa della possibilità quando cambiamo i parametri, ma non fa nulla di particolare per evitare che avvenga.
Nella sua semplicità, merita un plauso lo strumento evidenziatore: come già accennato, grazie alla funzione snap to text, l'evidenziazione si aggancia al testo. Questo permette di usare l'evidenziatore in modo molto naturale, con un tratto del pennino, ma di avere un risultato pulito ed esteticamente appagante. Semplice e funzionale.
Anche sui PDF è possibile sottolineare con l'opzione snap to text (comodissima per lo studio!) e si possono prendere appunti ai margini. Inoltre, ReMarkable adotta un approccio intelligente: per fornire all'utente più spazio dove scrivere, aggiunge dei margini (nascosti di default) in cima e in fondo: se avete molti appunti da prendere, potete quindi scorrere in alto o in basso per avere spazio aggiuntivo aggiungere annotazioni.
Per il resto non ci sono funzioni particolari nella gestione dei PDF, se non la possibilità di ritagliare lo spazio di visualizzazione del documento e la possibilità di orientarlo in orizzontale o verticale.
A parte questo, nella gestione dei PDF non ci sono altre funzioni di rilievo: lo zoom è sempre un po' macchinoso come su ogni dispositivo con e-ink ma, grazie alle grandi dimensioni del display, non dovreste aver problemi neanche con riviste piene di testo. Purtroppo manca una modalità split view, presente invece su altri prodotti simili; tuttavia, considerando che i PDF vengono considerati come normali documenti, è possibile aggiungere una pagina bianca su cui scrivere.
In generale, che si tratti di libri o PDF, la lettura è sempre agevole, grazie anche alle dimensioni abbondanti dello schermo. L'esperienza utente nelle app di lettura è un po' più scarna di quella offerta da Kindle o Kobo, che nascono come veri e propri ebook reader, ma c'è un grande pregio: la possibilità di esportare libri e PDF mantenendo appunti ed evidenziazioni, selezionando specifiche pagine o tutto.
Autonomia
ReMarkable 2 ha una batteria da 3000mAh e l'azienda dichiara fino a 2 settimane di autonomia. Come sempre, l'autonomia varia moltissimo a seconda di quanto e come lo utilizzate: abilitando la modalità aereo (e disattivando quindi il WiFi) si riesce a prolungare sensibilmente l'autonomia.
Utilizzandolo quotidianamente per gli appunti, per un totale di una o due ore al giorno con WiFi attivo, l'ho rimesso in carica con circa il dieci percento di batteria residua dopo undici giorni, quindi mi sento di confermare le stime dell'azienda.
Prezzo
Il prezzo di ReMarkable 2 è elevato, ma abbastanza in linea con la concorrenza.
ReMarkable 2 ha infatti un costo di 349€, a cui si aggiungono i costi del pennino e della cover (opzionali).
Il pennino Marker Plus usato per questa recensione ha un costo di 129€, mentre il Marker base (senza gomma) ha un costo di 79€. Ricordiamo che ReMarkable usa la tecnologia Wacom EMR, ed è compatibile con qualsiasi stylus che adotti la stessa tecnologia.
Per quel che riguarda le cover, invece, la Type Folio che vedete in questa recensione ha un costo di 199€, la cover Book Folio parte da 99€ mentre la Folio normale parte da 69€.
Giudizio Finale
ReMarkable 2
ReMarkable 2 è un prodotto davvero eccezionale: è un dispositivo estremamente curato, sottile e leggerissimo, che è un piacere da utilizzare.
L'esperienza di scrittura è eccellente, con un ottimo feedback quando si prendono appunti e latenza praticamente inesistente. Sicuramente una delle migliori esperienze di scrittura a mano libera tra tutti i dispositivi mai provati.
Ottimo il riconoscimento della scrittura che funziona veramente bene, molto apprezzate le gesture touch che semplificano l'uso.
Molto buona anche l'esperienza di lettura, con funzioni intelligenti come l'evidenziazione a mano che si adatta automaticamente al testo e la possibilità di esportare PDF ed ebook con i propri appunti ed evidenziazioni.
Gli unici aspetti che possono far storcere il naso sono l'assenza di retroilluminazione e l'abbonamento Connect (2,99€/mese), necessario per sincronizzare le note in cluod e visualizzarle anche su smartphone e PC.
Al netto di questo, l'esperienza d'uso con ReMarkable 2 è talmente piacevole e impeccabile che è impossibile non consigliarlo, nonostante il prezzo elevato.
Pro
- Ottimo display e-ink da 10,3" con densità di 226 PPI
- Esperienza di scrittura eccezionale
- Design e materiali eccellenti
- Riconoscimento della scrittura a mano
- Tante gesture e funzioni utili
- Esportazione rapida delle note e degli appunti sui libri
- Ottima integrazione di Dropbox, Google Drive e OneDrive
Contro
- Prezzo elevato
- Display senza illuminazione
- Abbonamento Connect (2,99€/mese) per avere le note in cloud
Giuseppe Tripodi Sono soprattutto una persona curiosa: mi piace imparare cose nuove e spiegare quel che so. Quindi scusatemi per gli articoli così lunghi. Spesso mi isolo dal mondo con grosse cuffie in testa, a leggere su un ebook reader o ascoltare un podcast, ma ho un cane di nome Dubbio che mi mantiene vigile e mi trascina al parco un paio di volte al giorno.