Finora Galaxy AI è rimasta un’esclusiva dei dispositivi più costosi e prestigiosi di casa Samsung, ma le cose potrebbero cambiare relativamente presto: secondo le fonti di SamMobile, la suite di funzioni e tecnologie basate sul machine learning della società sudcoreana sarebbero in dirittura d’arrivo anche nella fascia media, in altre parole: sulla serie Galaxy A. Finora l’abbiamo vista solo sui flagship Galaxy S e sui pieghevoli Galaxy Z.
Secondo la testata non serviranno nemmeno dei dispositivi nuovi: un aggiornamento software potrebbe essere sufficiente per rendere degli “AI Phone” il Galaxy A35 e il Galaxy A55. Questi dovrebbero essere gli apripista, ma non è escluso un ampliamento ad altri Galaxy A, quantomeno quelli rilasciati nel corso del 2024. C’è da dire che gli A55 condividono la medesima piattaforma hardware, basata su Exynos 1380, con gli A54 dell’anno prima. Ma per ora nulla è confermato.
Secono la fonte, per A35 e A55 l’aggiornamento AI potrebbe coincidere già con One UI 6.1.1, che è attualmente in fase di Beta test e che potrebbe essere disponibile ufficialmente in tempi relativamente brevi. Altri dettagli su tempistiche e modalità non sono stati svelati, se non che rispetto ai prodotti più prestigiosi la suite di funzionalità AI sarà un po’ ridotta.
Come sappiamo, solo i chip più potenti e recenti sono dotati di NPU sufficientemente potenti per garantire buone prestazioni in caso di esecuzione dei modelli in locale. I chip a bordo dei Galaxy A, per quanto a livelli assoluti piuttosto validi, semplicemente non sono equipaggiati adeguatamente, e quindi bisognerà fare molto più affidamento sul cloud. Funzioni che fanno molto ricorso all’elaborazione in locale saranno escluse. Del resto abbiamo già visto questo modus operandi in casa Samsung stessa: il Galaxy S23 FE non supporta Instant Slow-Mo, per esempio.