Tempo di addio per Omegle, il popolare servizio di chat video che permetteva di mettersi in contatto – in maniera casuale – con degli sconosciuti. Dopo 14 anni, infatti, il servizio saluta tutti, soprattutto a causa del crescente controllo da parte delle autorità di regolamentazione della sicurezza online. Il fondatore del sito web, Leik K Brooks, ha dichiarato che il funzionamento di Omegle "non è più sostenibile né finanziariamente né psicologicamente". Ha aggiunto, poi, che lottare per impedirne un uso improprio è "semplicemente troppo".
In particolare, nel corso degli anni, la piattaforma sarebbe stata accusata di fungere da terreno fertile per abusi sessuali sui minori. A riguardo, il fondatore di Omegle, nella sua lunga lettera pubblicato sul sito, ha dichiarato: "Sfortunatamente, ci sono anche punti deboli. Praticamente ogni strumento può essere utilizzato per il bene o per il male, e ciò è particolarmente vero per gli strumenti di comunicazione, a causa della loro innata flessibilità. Il telefono può essere usato per augurare "buon compleanno" a tua nonna, ma può anche essere usato per avvisare di una minaccia di bomba. Non può esserci un resoconto onesto di Omegle senza riconoscere che alcune persone ne hanno abusato, incluso commettere crimini indicibilmente atroci".
Del resto, i legislatori di tutto il mondo stanno introducendo delle rigide norme sulla sicurezza online, soprattutto per prevenire lo sfruttamento sessuale dei minori (come ad esempio l'Online Safety Bill del Regno Unito). Alla fine della sua lettera, Leik K Brooks, ha ringraziato tutti: "Dal profondo del mio cuore, grazie a tutti coloro che hanno utilizzato Omegle per scopi positivi e a tutti coloro che hanno contribuito in qualsiasi modo al successo del sito. Mi dispiace tanto di non aver potuto continuare a lottare per te".