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Siamo alle porte del 2025, i nuovi SoC top di gamma quali Snapdragon 8 Elite e Dimensity 9400 sono ormai ufficiali, tantissimi smartphone top di gamma sono stati presentati ufficialmente in Cina ed è quindi il giusto momento per fare un punto della situazione. Avrete visto come abbiamo avuto modo di mettere le mani già su ASUS ROG Phone 9 con a bordo lo Snapdragon 8 Elite, ma non è l'unico TOP di gamma che abbiamo già in test.
Il 2025 sembra in continuità con il 2024 un anno dove sì, si parlera tantissimo di AI, ma non verrà ignorato anche il progresso hardware. Tutti i produttori cinesi stanno puntanto alle batterie carbonio-silicio per arrivare a 6000/6500mAh, si stanno integrando fotocamere di altissimo livello, come i nuovissimi teleobiettivi da 200MP e sensori enormi e si sta puntando sempre di più ad un software ricco di funzioni e che si aggiorni spesso.
In questo articolo cercheremo di fare un punto sulla situazione di tutti i brand, seppur alcuni hanno già presentato le loro soluzioni top, come Apple e Google, e ad esempio di Motorola ancora non sappiamo nulla sulla futura strategia per il 2025. Altri brand invece hanno già le idee chiare, come Vivo, Oppo e Xiaomi, ma stanno tenendo il fiore all'occhiello, le varianti Ultra, come ultima carta jolly da rivelare.
ASUS ROG PHONE 9 E ZENFONE 12: NESSUNO STRAVOLGIMENTO
A Maui, durante lo Snapdragon Summit 2024, abbiamo avuto modo di mettere le mani sull'ASUS ROG Phone 9. Parliamo del primo dispositivo con a bordo lo Snapdragon 8 Elite che abbiamo potuto toccare con mano. I primi benchmark ci hanno stupito, grazie ad una soluzione che ricalca molto da vicino quanto osservato sugli ultimi Dimensity con struttura "All Big Cores". Qui a bordo abbiamo anche 24GB di RAM LPDDR5X, 1TB di memoria intera ed un display AMOLED da 6,8 pollici con refresh rate massimo di 185Hz che dovrebbe essere più luminoso e con una miglior precisione colore. Piccoli cambiamenti al design ed una batteria che dovrebbe salire tra i 5000mAh ed i 6000mAh di capacità con ricarica rapida a 65W.
Insomma non una vera e propria rivoluzione, come sembra non lo sarà Zenfone 12. Un po' come Zenfone 11 UItra l'anno scorso sembra proprio che anche questa nuova generazione ricalcherà molto l'ombra dei ROG Phone, montando un hardware molto simile ma con una estetica più sobria. Se ASUS aggiornerà il pacchetto fotocamere tutto sommato ci potremmo trovare di fronte ad uno smartphone appetibile, seppur il pubblico pianga ancora la mancanza di un vero successore dello Zenfone 10, l'ultimo top di gamma di ASUS compatto e diverso da tutti i competitor.
IL RITORNO DI iPHONE SE 4: IL RE DELLA FASCIA MEDIA?
Apple ha già presentato i suoi iPhone 16, li abbiamo sia recensiti nella variante base che nella variante pro, ed abbiamo infine anche affrontato l'argomento del "cambiare iPhone ogni anno". A proposito di cambiamenti, Apple si appresta ad aggiornare l'iPhone SE con la quarta generazione che dovrebbe montare il chip A18 e 8GB di RAM LPDDR5X, rendendo questo dispositivo pronto per Apple Intelligence.
Si partirà ovviamente da 128GB di storage e per le fotocamere avremo una selfie cam da 12MP ed una camera principale da 48MP (IMX904). A quanto pare non avremo il WiFi 6E o il Bluetooth 5.4 e la batteria sarà da 3279mAh, garantendo anche quasi due giorni di autonomia, considerando il display da 6.06" con risoluzione 2532 x 1170 pixel. Ad un prezzo di 499 dollari potrebbe stracciare la concorrenza asiatica, seppur lato hardware non sia uno smartphone competitivo.
GOOGLE PIXEL 9A: DEPOTENZIATO?
Anche Google si appresta ad aggiornare il proprio dispositivo "compatto" e più economico con il rilascio del Google Pixel 9A. Sarò onesto con voi seppur questo commento sia molto personale: penso che come Apple si dovrebbe aggiornare questa tipologia di prodotti meno di frequente. Google Pixel 8A è appena iniziato ad essere uno smartphone competitivo, grazie ai suoi 400€ di street price, e rilasciare un nuovo modello "castrato" non ha poi molto senso, dal momento che verrà bocciato in fase iniziale da pressoché tutti, pubblico e stampa.
Pixel 9A monterà un display più grande, a quanto pare, magari rinunciando alle cornici generose di 8A, monterà lo stesso SoC basato sul Tensor G4 ma attenzione il modem sarà quello precedente, a quanto pare... Questo sarebbe un enorme passo falso, dal momento che il modem è stata la vera rivoluzione dei nuovi Pixel, garantendo più autonomia, temperature più contenute ed una ricezione e connettività migliore.
Portare un nuovo Pixel 9A con delle fotocamere non stravolte, passiamo da 64MP a 48MP con il nuovo Sony IMX787, una batteria maggiorata ma che non viene ottimizzata dai consumi anomali, una ricarica invariata ed un display simile, non ha molto senso. A quel punto è meglio saltare una o due generazioni, senza portare prodotti limitati in commercio.
SAMSUNG GALAXY S25: ADDIO EXYNOS?!
Samsung si appresta, tra Gennaio e Febbraio, ad aggiornare i propri Samsung Galaxy S con la famiglia S25. La notizia più piacevole è sicuramente il probabilissimo ritorno allo Snapdragon 8 Elite, con quindi l'abbandono agli Exynos sugli S25 ed S25 plus che tanto avevano creato noie nella precedente generazione, principalmente lato consumi e temperature. Non è da escludere però la presenza di Mediatek con il Dimensity 9400, dal momento che sui TAB S10 abbiamo visto proprio il Dimensity 9300+. Considerando quanto questo SoC ci è piaciuto su Xiaomi 14T Pro non è un qualcosa che ci dispiacerebbe.
C'è ancora molto scetticismo su Mediatek ad oggi ma la realtà ci parla di soluzioni ben pensate e che funzionano egregiamente. Facendo vari test in questi giorni stiamo notando come Snapdragon 8 Elite necessiti ancora di varie ottimizzazioni: giocando 20 minuti a Diablo Immortal possiamo notare come lo smartphone con 8 Elite che abbiamo in test va in throttling e taglia gli FPS attorno ai 20 al secondo, mentre lo smartphone con Dimensity 9400 dopo più di due ore di gioco rimane ancora con i 60fps fissi e stabili.
Parliamo di alcuni scenari isolati e che sicuramente verranno ottimizzati settimana dopo settimana ma è innegabile di come ad oggi la competizione sia più che mai florida e noi siamo i primi a beneficiarne. Qualcomm dalla sua ha un pacchetto più completo, oltre alle prestazioni brute, come un ISP migliore e ricco di feature o dei modem che rimangono comunque invidiabili, ma se pensiamo al fatto che ad esempio quasi tutti i top cameraphone integrino un ISP proprietario, come fa Vivo con i suoi Vivo V, queste differenze vengono meno.
Per il resto c'è davvero poco da dire sui nuovi Galaxy: i display sembra rimarranno molto simili alla precedente generazione, con il materiale M13 usato per il display di S25 Ultra, mentre l'M14 è stato adottato sia da iPhone 16 Pro e Pixel 9. Il passaggio da M13 a M14 garantisce un 10-20% in più di durata e 20-30% in più di efficienza. Anche lato fotocamere l'unico upgrade sembra essere la ultra-grandangolare su S25 Ultra, con un passaggio a 50MP con l'Isocell JN3, davvero troppo poco rispetto alla concorrenza asiatica. Si parla, tra l'altro, di un ritorno a forme leggermente più tondeggianti, così da favorire il grip.
XIAOMI 15, 15 PRO E 15 ULTRA: ALLA RICERCA DI CONFERME
Arriviamo a parlare di certezze: Xiaomi ha da qualche giorno ufficializzato i propri Xiaomi 15 e Xiaomi 15 Pro. Dell'Ultra ancora non sappiamo tutto ma sembra ormai certo che ricalcherà i dettami del passato ma con un enorme passo avanti lato fotografico: la 1X rimane con sensore da 1" ma cambia la 5X telemacro che ora farà fede al sensore Isocell HP9 da 200MP e dimensioni 1/1.4", lo stesso che abbiamo analizzato su Vivo X200 Pro e che ci era tanto piaciuto. Questo passo avanti permetterà uno zoom fino al 20X senza molta perdita di qualità e la capacità di fare ritratti a 5X senza la necessità di modalità ritratto, grazie ad uno sfocato naturale eccezionale.
Parlando invece di cosa è ufficiale abbiamo tra le mani uno Xiaomi 15 che ricalca molto la precedente generazione ma con un enorme passo avanti: la batteria passa da 4600mAh a 5400mAh. Il pannello da 6.36" OLED LTPO con risoluzione 1.5K e refresh rate 1-120Hz avrà una luminosità di picco elevata e sarà esclusivamente prodotto da TCL Huaxing.
Xiaomi ha voluto specificare ciò per assicurare che tutti i pannelli abbiano la stessa elevata qualità, senza quindi sopperire mancanze di produzione affidandosi ad altre aziende come Tianma. A bordo ovviamente lo Snapdragon 8 Elite, una ricarica rapidissima 90W via cavo e 50W wireless, dimensioni contenute (152mm in altezza e 71mm in larghezza) mentre per le fotocamere sembrano esserci quasi zero differenze dalla precedente generazione.
Xiaomi 15 Pro è il dispositivo di punta, quello dove si sono focalizzate di più le novità. L'anno scorso questo modello non è arrivato in Italia ma considerando i cambiamenti e l'appetibilità del device non è detto che qualcosa cambi nel corso del 2025. Qui abbiamo un display da 6.74" ma che ricalca le esatte stesse specifiche dell'altro, abbiamo sempre lo Snapdragon 8 Elite ma una batteria più capiente da 6100mAh. Le dimensioni lievitano dal momento che qui si parla di 161mm in altezza e 75mm in larghezza.
Occhio alle fotocamere: rispetto al modello base qui migliorano le lenti montate sul sensore principale Light Fusion 900 e la telemacro posteriore fa fede ad un periscopio da 120mm che dovrebbe basarsi sul sensore Sony IMX858, in pratica ci ritroveremmo la 5X montata sull'attuale Xiaomi 14 Ultra. A bordo del Pro troviamo anche il chip proprietario Surge T1S per migliorare la connettività e supportare chiamate offline fino a 3.5km
OPPO FIND X8 E X8 PRO: TORNANO IN ITALIA!
OPPO torna in Italia con i suoi top di gamma Find X ma non è ancora ben chiaro quali troveremo in vendita nel corso del 2025. Le versioni X8 e X8 Pro sono state presentate ufficialmente in Cina mentre manca all'appello la variante Ultra. I nuovi Find X8 non sono delle vere e proprie rivoluzioni ma si appaiano agli Xiaomi, offrendo in alcuni casi qualche funzione fotografica in più e facendo fede sui Dimensity 9400 anziché i nuovi Snapdragon 8 Elite.
Il Find X8 ha un display da 6.59" mentre il modello Pro arriva a 6.78", entrambi sono OLED LTPO con refresh rate 1-120Hz. In molti avremmo desiderato vedere il Find X8 in dimensioni più contenute, sui 6.3", così da poterlo reputare "compatto", mentre così rischia di trovarsi molto vicino alla variante Pro. Le batterie sono rispettivamente da 5630mah e 5910mAh con ricarica via cavo ad 80W e wireless a 50W.
La differenza fra i due modelli quindi si va a chiudere tutta attorno alle fotocamere: Find X8 ha una principale basata sul Sony LYT-700 mentre il Pro monta il LYT-808, lo stesso sensore visto già su OnePlus 12 e Realme GT 6. In entrambi i casi l'asticella poteva essere alzata leggermente di più, magari con un LYT-818 che abbiamo analizzato sul Vivo X200 Pro. La ultra-grandangolare da 50MP è la stessa per entrambi, come lo zoom 3X sempre da 50MP. Il Pro ha una fotocamera in più però: una ulteriore 50MP con zoom 6X con doppio periscopio.
VIVO X200 PRO, X200 ULTRA E X FOLD 4 PRO
Vivo, dopo un timido ritorno in italia con il V40, si appresta ad entrare a gamba tesa nel nostro mercato, nel 2025, grazie ai suoi top di gamma, le punte di diamante del brand. Vi scrivo da un Fold X 3 Pro che dopo aver visto in Cina non potevo fare altro che prenderlo per testarlo. Non sono un amante dei Fold ma trovare una qualità costruttiva così elevata, un comparto fotografico eccellente ed un software curato ha acceso in me un particolare interesse. Galaxy Z Fold 6, che da qualche giorno si è arricchito di una special edition migliorata, deve ancora aggiornarsi ad Android 15, per fare un esempio, mentre su questo X Fold 3 Pro è arrivato già da una settimana, ma di tutto ciò ve ne parlerò tra qualche giorno.
Sono particolarmente felice di veder di nuovo i top di gamma Vivo fuori dalla Cina poiché avere un ulteriore player che sforna ottimi telefoni, e soprattutto con un supporto software degno, può mettere in allerta tutte quelle aziende come Samsung, Google e Apple che lato hardware si stanno un po' adagiando sugli allori. Seppur sia un brand asiatico poi il focus "occidentale" è ben visibile: collaborazione continua con la tedesca ZEISS, con una fotografia nel punta e scatta che parla la nostra lingua, un team esclusivo di sviluppo software dedicato al nostro mercato con proprio una interfaccia grafica esclusiva ai mercati occidentali.
Dell'X200 Pro ne abbiamo insomma parlato nella sua anteprima, davvero uno smartphone granitico e con un comparto foto e video da vero cameraphone. Per chi però non è rimasto affascinato dal Dimensity 9400, montano a bordo dell'X200 Pro, o dal "semplice" zoom 3.7X, ci sarà da attendere il futuro X200 Ultra, il vero fiore all'occhiello dell'azienda nata a Dongguan. A quanto pare ci sarà un "Photography Kit" come quello osservato su Xiaomi 14 Ultra.
Occhio anche al nuovo X Fold 4 Pro che dovrebbe essere ancor più sottile ma con una batteria ancor più grande, si parla di 6000mAh in poco più di 8mm di spessore e 210g di peso, rispetto i 236g attuali. Il comparto fotografico dovrebbe ricalcare quello di X200 Pro o X200 Pro Mini, più probabilmente quest ultimo.
MOTOROLA: IN ATTESA DEGLI EDGE 60 E RAZR 60
Per quanto riguarda Motorola non abbiamo purtroppo ancora grandissime news al riguardo. Sicuramente al MWC 2025 avremo una grossa anteprima della roadmap e si punterà ancora di più alla fascia top, dopo il buon tentativo fatto con Edge 50 Ultra. A Motorola manca ancora quel qualcosa in più, soprattutto dal punto di vista fotografico. Puntare ad un sensore da 1" o due teleobiettivi differenti di alto livello, come quello basato su un sensore da 200MP e soprattutto affinare ancor di più il software, soprattutto per quanto riguarda i video.
Lato software si sta facendo un ottimo lavoro con una interfaccia sempre basata su Android stock ma con più personalizzazioni grafiche opzionali. Lato rilascio degli aggiornamenti si può ancora migliorare mentre per la longevità ci aspettiamo un passaggio ai 5 major garantiti, un po' come avvenuto con Edge 50 Neo. Per i nuovi Razr 60 è ancora troppo presto invece, se ne parlerà a ridosso dell'estate 2025.
HONOR MAGIC 7 PRO : PICCOLI CAMBIAMENTI
Anche Honor, come Xiaomi ed Oppo, ha presentato da qualche giorno i suoi nuovi top di gamma in Cina: Honor Magic 7 e Honor Magic 7 Pro. Dal momento che da noi, come solito, arriverà soltanto la variante Pro, porremo la nostra attenzione su di essa. Il design è, personalmente, un passo avanti. Lo smartphone risulta meno pacchiano e minimale, con delle colorazioni comunque intriganti. Le dimensioni sono sovrapponibili ed il display resta da 6.8" OLED LTPO con refresh rate 1-120Hz e luminosità al picco di 5000 Nits. Grande focus come sempre sulla prevenzione delle problematiche alla vista con un PWM dimming di 4320Hz e la soluzione per contrastare la miopia già vista sul MagicPad 2.
A bordo si trova ovviamente il nuovo Snapdragon 8 Elite con la sua Andreno 830 come GPU, il tutto supportato da un nuovissimo sistema di dissipazione proprietario e dal chip, sempre proprietario, destinato all'ottimizzazione dell'efficienza energetica. Honor Magic 6 Pro è uno dei top di gamma che più ci ha stupito per la gestione dello Snapdragon 8 Gen 3, con temperature sempre sotto controllo e ben gestite e questo 7 Pro si candida a fare il bis. A bordo si trova ovviamente la nuova MagicUI 9.0 basata su Android 15 con svariate nuove funzioni di IA, seppur nel nostro mercato ne arrivino soltanto una manciata rispetto a quelle asiatiche.
Grossa attenzione viene messa anche sugli strumenti per contrastare l'uso maligno dell'IA: Honor Magic 7 Pro sarà in grado di riconoscere i Deepfake, come delle videocall false. Lato certificazioni passiamo da IP68 all'IP69 e la batteria passa a 5850mAh con ricarica rapida a 100W via cavo e 80W wireless.
Lato fotografico non ci sono grandi cambiamenti: la principale resta la stessa, come anche la ultrawide. La fotocamera zoom periscopica passa da 180MP a 200MP, seppur in realtà sia basata sullo stesso sensore. Honor era stata la prima a credere nello zoom basato su un sensore enorme con molti megapixel all'interno, ma aveva fatto un po' di fatica ad ottimizzare il tutto. Qui troviamo quindi l'Isocell HP9 visto anche su Vivo X200 Pro e che vedremo su Xiaomi 15 Ultra, il tutto supportato da lenti che permetteranno uno zoom 3X, rispetto al 2.5X della precedente generazione. Resta la selfie camera con sensori 3D TOP per lo sblocco con il volto 3D ma ora possiamo anche registrare video selfie in 4K a 60fps.
ONEPLUS 13 E REALME GT 7 PRO: OCCHIO ALLA COMPETIZIONE
In questi giorni è stato ufficializzato anche il OnePlus 13, un piccolo aggiornamento dell'ottimo OnePlus 12. La caratteristica di punta, che più di tutte è migliorata, è sicuramente la batteria: passiamo dai 5400mAh di OnePlus 12 ai 6000mAh di OnePlus 13. Resta la ricarica da 100W via cavo e 50W wireless, il display da 6,82" OLED LTPO e a bordo troviamo il nuovo Snapdragon 8 Elite.
Lato fotografico timidi passi avanti: la ultra-grandangolare rimane pressoché invariata, la principale è sempre basata sul sensore Sony LYT-808 mentre il teleobiettivo dovrebbe migliorare, passando dal precedente sensore da 64MP ad uno più recente da 50MP, creando tra l'altro più continuità con le altre due fotocamere. Per il resto non ci sono grandissime novità, anche dal punto di vista estetico.
Occhio al fratello Realme GT 7 Pro poiché il brand cinese, spesso relegato alla fascia media all'interno della galassia BBK e "alleanza" Oppo-Realme-OnePlus, potrebbe essere una sorpresa. Il Realme GT7 Pro arriverà in commercio già in questa fase finale del 2024 e monterà lo Snapdragon 8 Elite. A bordo troviamo fino a 24GB di RAM LPDDR5x e 1TB di storage UFS 4.0.
Il display da 6.78" OLED Samsung Eco² avrà una luminosità di picco elevatissima e delle specifiche che strizzeranno l'occhio anche al pubblico gamer. La punta di diamante però è certamente la batteria: 6500mAh con ricarica rapida a 120W via cavo e 50W wireless, in soli 223g di peso. Lato fotografico avremo tre fotocamere: una principale da 50MP basata sul Sony LYT-700 da 1/1.56", un teleobiettivo da 50MP da 1/1.95" basato sul LYT-600 ed infine una ultrawide da 8MP
SONY XPERIA 1 VII: TANTI DUBBI
Dopo un convincente Sony Xperia 1 V e un solido Xperia 5 V, Sony non ha aggredito il mercato smartphone nel 2024. L'Xperia 1 VI non ha convinto troppo cambiando sì finalmente il formato del display, abbandonando l'esosa risoluzione 4K ma non riuscendo a spiccare in nulla. Il teleobiettivo è unico, permettendo di effettuare un zoom ottico vero e proprio, ma poi si perde in una qualità non all'altezza. Tra l'altro il compatto Xperia 5 VI non si è visto, forse il più amato dall'utenza come formato!
E allora non sarebbe meglio magari rinnovare l'estetica con dei colori più accattivanti e magari puntare tutto ad un comparto fotografico di altissimo livello? Inoltre il problema rimane sempre la commercializzazione: non si vedono quasi mai da nessuna parte, soprattutto in offerta, e quindi ai prezzi di listino finiscono un po' nel dimenticatoio. Ogni anno speriamo in un cambiamento ma la situazione si fa sempre più cupa, che peccato..!
HUAWEI: DOPO IL TRI FOLD..IL MATE?!
Huawei ormai non ha altissimi volumi di vendita, perlomeno in Europa, ma continua ad innovare seppur sia limitata da tutti i ban del caso. In Cina ho avuto modo di mettere le mani sul Mate XT, il tri-fold, un vero gioiellino. A conti fatti nel peso e quasi dimensioni di un iPhone 16 Pro Max abbiamo un telefono classico che all'evenienza diventa un tablet, con formato da tablet, molto più sensato dei classici fold, una follia ingegneristica.
Da noi non arriverà ma qualche chance per il Mate 70 c'è. Esso dovrebbe montare core più potenti, prodotti sempre da SMIC, e potrà sfruttare il 5G. Lato fotocamere si passerà ad una configurazione a 4 con la principale affidata all'OV50K. Per quanto riguarda il futuro Pura 80 non abbiamo ancora notizie, ma il precedente lato fotografico ci ha veramente stupito.
MENO IA E PI HARDWARE
Se il 2024 è stato l'anno dell'IA introdotta sugli smartphone, seppur in modo abbastanza deludente, in questo 2025 sembra che l'hardware torni a fare un po' da catalizzatore. Tutti i telefoni ormai hanno aggiornato i propri strumenti tradizionali integrando IA generative nelle gomme magiche, IA all'interno delle app di registrazione vocale o del browser per fare riepiloghi e sbobinatura e quanto altro. Tutto ciò può essere comodo, ma non è rivoluzionario. Anche gli strumenti di traduzione sono migliorati, ma non stravolti.
Avere invece una batteria da 6500mAh anziché 5000mAh, una fotocamera nettamente migliore sullo zoom, al livello della principale, una ricarica più rapida, un display più luminoso, una gestione termica migliore e via dicendo sono funzioni che possiamo toccare con mano ogni giorno. Soprattutto l'autonomia è un qualcosa di fondamentale: è inutile avere sempre più potenza se poi la possiamo sfruttare per poco tempo.
Lato prezzi non dovremmo assistere ad aumenti esagerati, anzi, dovremmo restare in linea con le precedenti generazioni. Sicuramente ci si aspetta qualcosa in più da Samsung, ormai da anni adagiata sugli allori, ma anche ASUS che sta sprecando un grande potenziale.
Chi deve però stare realmente attenta è Xiaomi: continua a proporre ottimi dispositivi lato hardware ma il software ancora non convince l'utenza. Con il ritorno di OPPO e Vivo nel nostro mercato il rischio che molti consumatori preferiscano queste ultime due aziende è alto.. che sia il momento di rimuovere definitivamente le pubblicità dalla HyperOS per avere una esperienza sempre più pulita e fluida?
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