Vi ispira l’idea delle eSIM ma il vostro smartphone ancora non le supporta? Niente paura: recentemente è uscito un adattatore che permette di inserire una eSIM in uno slot fisico! Potrebbe sembrare un giro inutilmente complicato per farsi quella che in ultimo è una SIM fisica, proprio la tecnologia che la eSIM cerca di soppiantare, ma a ben vedere in alcune parti del mondo ha molto più senso di così. E ha a che fare con le tariffe, soprattutto per chi viaggia frequentemente in un po’ ogni parte del mondo. I piani e le opzioni per chi fa questo tipo di vita sono, per questioni logistiche e commerciali, notevolmente più economiche se il proprio dispositivo supporta una eSIM.
Un minimo di background tecnico sulla tecnologia delle eSIM. La sigla sta per Embedded SIM, e come sappiamo il vantaggio è che trasferiscono la memorizzazione delle informazioni di connessione alla rete cellulare del proprio dispositivo da una schedina a un chip che può essere integrato nella scheda madre del dispositivo stesso. I vantaggi sono prevalentemente due: si perde la necessità di fare affidamento su un oggetto tangibile, il che semplifica il ritorno all’operatività in caso di furti, smarrimenti o danneggiamenti, e i produttori risparmiano spazio prezioso.
A livello tecnico, la differenza più importante tra SIM ed eSIM è che quest’ultima è facilmente programmabile, ovvero: è possibile scaricare e installare nuovi piani e coordinate tecniche anche di operatori diversi. Gli adattatori eSIM sostanzialmente prendono il chip programmabile delle eSIM e lo integrano in una schedina che ha lo stesso formato delle SIM fisiche.
Gli adattatori eSIM non sono una novità a livelli assoluti, ma recentemente JMP ne ha immesso sul mercato uno che si differenzia in modo significativo da tutti gli altri: permette di installare nuove informazioni sul chip da quasi tutti i principali sistemi operativi, mobile e desktop, mentre finora si è dovuto fare affidamento su app proprietarie solo per Android. Le opzioni sono le seguenti:
- direttamente da Android tramite app dedicata (open-source).
- collegando a un PC Windows/Linux/macOS il lettore USB apposito, venduto separatamente, e usando l’app dedicata (sempre open-source).
La prima opzione non è compatibile con tutti-tutti i dispositivi Android sul mercato: alcuni non supportano il protocollo di comunicazione usato per scrivere informazioni sul chip, chiamato OMAPI. Non appena installata, l'app ufficiale avvisa l'utente in caso di incompatibilità. In questo caso quindi entra in campo la seconda opzione, che per fortuna è relativamente economica (il lettore costa circa 10 dollari) e apre molte più possibilità anche ai possessori di iPhone, per esempio, che non devono avere un altro smartphone Android a portata di mano.
UNA SPESA CONTENUTA
La soluzione è tutto sommato economica. Tra spedizione, adattatore SIM e lettore USB si spendono circa 50 dollari, al cambio una cinquantina scarsa di euro. Non è perfettamente chiaro da dove vengano spediti i pacchi: se fuori dall'Unione Europea bisogna mettere in conto l'ipotesi dogana, ma le cifre in ballo sono talmente basse che la seccatura maggiore potrebbe essere il tempo perso.
JMP è una delle iniziative di Sopranica, una rete cellulare fai da te, indipendente e non intercettabile. Come tante organizzazioni comunitarie e che deviano dallo standard delle grandi corporation commerciali, ci si addentra in ambiti piuttosto "pionieristici" e più rivolti agli appassionati - un accessorio per una ristretta quantità di persone, insomma